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Il binocolo capovolto. QUANDO CASANOVA scrisse all’astronomo4
Il binocolo capovolto. QUANDO CASANOVA scrisse all’astronomo
Piero BianucciUn lettore chiede notizie del grande rifrattore che usò Giovanni Schiaparelli a Brera ed evocando la sua città natale, Savigliano, ci fa tornare alla memoria un’altra storia vagamente astronomica
Ho letto tempo fa su “le Stelle” un suo articolo che parlava del restauro del grande telescopio rifrattore di Giovanni Virginio Schiaparelli. Se ricordo bene, il lavoro, svolto con grande cura e perizia dalle associazioni di volontari Arass e Mirasole, era in pratica finito, si cercava un finanziamento per completare lo strumento con un obiettivo da 49 centimetri simile a quello originale Merz-Repsold andato distrutto, e si sperava di poter esporre quello storico strumento all’Expo Internazionale Milano 2015
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L’orizzonte degli eventi. INFINITO? NO GRAZIE siamo (astro)fisici7
L’orizzonte degli eventi. INFINITO? NO GRAZIE siamo (astro)fisici
Tommaso MaccacaroLo scienziato alle prese con il problema di divulgare concetti complessi
Vi sono molti concetti – matematici, fisici, astronomici – che, sebbene complessi, ci sono familiari, se non altro per averli incontrati ripetutamente nelle nostre letture, sentiti in conferenze e congressi, e che, noi del mestiere, utilizziamo in ambito professionale. Quando però li dobbiamo spiegare a un pubblico curioso e istruito, ma non specializzato, ci accorgiamo – spesso – di essere in difficoltà, forse perché non li abbiamo capiti veramente bene nemmeno noi.
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L’universo in poltrona. TERRA CHIAMA Terra-bis10
L’universo in poltrona. TERRA CHIAMA Terra-bis
Leopoldo BenacchioPiovono esopianeti simili al nostro mentre un miliardario russo con 100 milioni di dollari rilancia il programma SETI, cioè la caccia all’alieno intelligente
È la nostra Terra. Un’immagine decisamente stupenda, scattata nel mese di luglio 2015 dalla camera fotografica del satellite NASA DSCOVR, Deep Space Climate Observatory. Siamo a circa un milione e mezzo di chilometri dal nostro pianeta, nel punto di equilibrio lagrangiano L1, e la foto non è come in tante altre eccellenti immagini il risultato di un mosaico, ma è un unico scatto.
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Stelle Novae12
Stelle Novae
- SCOPERTO l’ossimoro cosmico
- EUPHROSYNE una “famiglia” pericolosa
- UNA STELLA MORENTE ci mostra il destino del Sole
- LA COSTRUZIONE delle prime galassie
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Notizie Flash20
Notizie Flash
Rinaldo Monella- STELLE DI POPOLAZIONE III: CI SONO INDIZI DELLA LORO PRESENZA IN CR7
- UN NUOVO GIOIELLO CELESTE
- UNA FARFALLA CELESTE EMERGE DAL BOZZOLO
- LEAVENS 2, UN ALTRO COMPAGNO DELLA VIA LATTEA
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Liftoff24
Liftoff
Antonio Lo Campo- Nuovo telescopio sulla ISS
- Cygnus torna alla ISS
- Lattuga coltivata in orbita
- Satelliti per le scuole
- Notizie dalle missioni spaziali - Rosetta, gran ferragosto
- Accadeva 50 anni fa - Quel tormentato lancio della Gemini 6...
- Rampa di lancio - I lanci di ottobre
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Notizie dall’INAF. Il mistero della CORONA SOLARE30
Notizie dall’INAF. Il mistero della CORONA SOLARE
Walter RivaGli astrofisici hanno ottenuto per la prima volta l’evidenza osservativa diretta dell’assorbimento risonante, un processo che gioca un ruolo importante per il problema della temperatura coronale. È quanto emerge da uno studio che ha permesso di combinare una serie di osservazioni dallo spazio ad alta risoluzione e di confrontare i dati con le simulazioni numeriche. I risultati su Astrophysical Journal
Un gruppo internazionale di ricercatori guidati da Takenori Okamoto del Solar-Terrestrial Environment Laboratory presso la Nagoya University e ISAS/JAXA e da Patrick Antolin del National Astronomical Observatory of Japan a Tokyo ha analizzato una serie di immagini ad alta risoluzione fornite dalla missione Hinode della Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA) confrontandole con quelle ottenute dallo spettrografo IRIS (Interface Region Imaging Spectrograph) della NASA e con le simulazioni numeriche e i modelli costruiti con il supercomputer ATERUI del National Astronomical Observatory of Japan (NAOJ).
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Plutone e i suoi satelliti, le sorprese non finiscono mai32
Plutone e i suoi satelliti, le sorprese non finiscono mai
Mario Di MartinoLe immagini e i dati preliminari del pianeta nano e delle sue lune trasmessi a terra dalla sonda New Horizons ci mostrano mondi molto diversi da quelli che ci aspettavamo, con ghiacci che scorrono, superfici chimicamente esotiche, catene montuose e strati di foschia nell’atmosfera
Sono ormai trascorsi un paio di mesi dallo storico fly-by della sonda New Horizons al sistema di Plutone ed è il momento di fare un primo provvisorio bilancio di una missione che dopo quasi 10 anni di un lunghissimo (quasi 5 miliar-di di km) e velocissimo viaggio ci ha in-viato le prime immagini di oggetti appartenenti a quella vastissima popolazione di corpi planetari ghiacciati di cui è formata la Fascia di Kuiper, che si stima si estenda sin oltre le 50 UA dal Sole.
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Intervista a Cristina Dalle Ore: ecco come esploro la superficie di Plutone40
Intervista a Cristina Dalle Ore: ecco come esploro la superficie di Plutone
Antonio Pio PiazzollaA colloquio con Cristina Dalle Ore, astronoma italiana che fa parte del team della missione “New Horizons”. Una valanga di dati, ogni giorno una sorpresa. “Ora speriamo di vedere un oggetto della Fascia di Kuiper”
Palutone, pianeta nano, è diventato superstar lo scorso 14 luglio 2015 quando la sonda della NASA “New Horizons” ne ha svelato il volto e tutti noi siamo stati affascinati dalla sua geologia, da una regione chiara a forma di cuore e da montagne di ghiaccio accidentate e spigolose. Altrettanto interessante è stato vedere da vicino Caronte, il grande satellite plutoniano, caratterizzato da una macchia scura in corrispondenza del polo nord.
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Vent’anni dopo 51 Pegasi b42
Vent’anni dopo 51 Pegasi b
Giuseppina MicelaNell’ottobre del 1995 Mayor e Quéloz scoprivano il primo pianeta di un’altra stella: in due decenni si è sviluppato un inatteso filone d’oro dell’astronomia
Fino a non molti secoli fa si credeva che il centro dell’universo fosse la Terra. Dopo Copernico il centro si spostò sul Sole e qualche secolo dopo le osservazioni astronomiche ci insegnarono che il nostro Sistema solare si trova in un punto abbastanza anonimo, né troppo centrale né troppo periferico, della Via Lattea che non è altro che una delle tante galassie nell’universo. Oggi abbiamo anche imparato che il nostro sistema planetario non è l’unico possibile e che probabilmente ogni stella ne possiede uno. Presto potremo provare sperimentalmente che non è il solo ad ospitare la vita.
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CHEOPS e PLATO, le due missioni europee per lo studio degli esopianeti48
CHEOPS e PLATO, le due missioni europee per lo studio degli esopianeti
Isabella PaganoPresentiamo due nuovi strumenti di prossima realizzazione che permetteranno un ulteriore salto in avanti nelle conoscenze dei pianeti extrasolari
Nel 1995 la scoperta del primo esopianeta, 51 Pegasi b, fatta da Michel Mayor e Didier Queloz, ha aperto una nuova stagione dell’astronomia; infatti, individuare pianeti di altre stelle è il primo passo per scoprire se esiste vita altrove nell’universo, e per gli astronomi è anche un ingrediente necessario per comprendere le leggi che governano la formazione dei pianeti e dei sistemi planetari.
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DSCOVR, la rivincita di Al Gore54
DSCOVR, la rivincita di Al Gore
Patrizia CaraveoUn satellite nuovissimo (ma vecchio di 14 anni) incomincia a osservare la Terra realizzando il sogno dell’ex vicepresidente americano Al Gore
La storia che sto per raccontare inizia 17 anni fa negli Stati Uni-ti. Correva l’anno 1998, il Presi-dente era Bill Clinton e il Vicepresiden-te Al Gore, da sempre sensibile ai temi ambientalisti ed entusiastico supporter della rete.
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La cometa Clovis fatale per i mammut?57
La cometa Clovis fatale per i mammut?
Giordano CevolaniLa Terra subì un brusco raffreddamento 11.500 anni fa: certi indizi fanno pensare a un corpo celeste che causò un “inverno globale” che durò 13 secoli. Analizziamo questa ipotesi interessante e controversa
Il periodo interglaciale che stiamo attraversando, noto come Olocene, è iniziato circa 11.500 anni fa. L’intera nostra civiltà si è evoluta durante questa anomalia del clima che ha condizionato ogni aspetto della nostra esistenza, compreso il comportamento, la capacità creativa, la ricerca delle risorse per vivere soprattutto attraverso l’agricoltura e l’allevamento; in altri termini, l’economia delle popolazioni.
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La strana coppia64
La strana coppia
Luigi FoschiniCome un’improbabile amicizia aprì la strada alle ricerche sul tempo nella fisica moderna
Chi avesse avuto la fortuna di gi-rare per le strade di Princeton (New Jersey, USA) negli anni Quaranta, avrebbe potuto imbattersi in una strana coppia di personaggi che di-scutevano di musica classica e cartoni ani-mati. Uno era già molto famoso: Albert Einstein, lo scienziato per antonomasia, icona del genio solitario, sregolato e irri-verente. L’altro era un ometto magrolino, emaciato, con un paio di occhialini tondi.
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Il miglior binocolo? Quello che si dimentica68
Il miglior binocolo? Quello che si dimentica
Piero BianucciLa visione stereoscopica è tanto più piacevole quanto più è naturale: non ci si dovrebbe neppure accorgere che si sta usando uno strumento. L’Ibis 8 x 32 risponde a questa e a molte altre esigenze
I telescopi ci hanno forzatamente abituati alla visione monoculare, o tutt’al più, ricorrendo a un prisma sdoppiatore, pseudo-binoculare. Ma, Omero e Odissea a parte, sappiamo bene che in natura i “ciclopi” non esistono: la visione è universalmente binoculare (o anche multi-oculare, per esempio nei comunissimi ragni salticidi, che sono dotati di ben 4 paia di occhi, un paio principale e tre secondari, grazie ai quali hanno una visione a 360 gradi).
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Le stelle in libreria70
Le stelle in libreria
- TUTTO IN UN ISTANTE
- IL SIGNORE DEGLI ANELLI
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Domande e risposte72
Domande e risposte
- Quanto è durata l’esplosione del Big Bang?
- Per quanto tempo può esistere un fotone di luce?
- Qual è la più grande stella conosciuta?
- Vediamo oggetti lontani miliardi di anni luce, ma come è possibile che noi siamo già qui se al Big Bang tutto era concentrato in un punto?
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Stelle in classe. “ALTRIMONDI” la prima guida ufficiale agli eso-pianeti74
Stelle in classe. “ALTRIMONDI” la prima guida ufficiale agli eso-pianeti
Caterina BoccatoÈ on line il primo progetto web in lingua italiana per il pubblico e le scuole dedicato alla ricerca sui pianeti extrasolari
Quanti sistemi planetari sono stati scoperti finora attorno ad altre stelle?
Con quali strumenti i ricercatori italiani li cercano e li studiano? Sono “abitabili” questi mondi lontani? Quali sono le prospettive di saperne di più nei prossimi anni?
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Il cielo di Ottobre - Stelle e pianeti76
Il cielo di Ottobre - Stelle e pianeti
Tiziano MagniPer un’informazione aggiornata in tempo reale sui fenomeni del cielo, vedi Sky News, la rubrica on line curata da Tiziano Magni, accessibile dalla homepage del sito internet www.astronomianews.it
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Le vostre Stelle80
Le vostre Stelle
Finalmente si possono inserire in autonomia e praticamente in tempo reale le fotografie nell’apposita pagina del sito www.astronomianews.it e renderle così disponibili anche per questa rubrica sulla rivista.
Le Stelle nr. 147 Ottobre 2015
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Il binocolo capovolto. QUANDO CASANOVA scrisse all’astronomo4
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L’orizzonte degli eventi. INFINITO? NO GRAZIE siamo (astro)fisici7
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L’universo in poltrona. TERRA CHIAMA Terra-bis10
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Vent’anni dopo 51 Pegasi b42
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CHEOPS e PLATO, le due missioni europee per lo studio degli esopianeti48
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DSCOVR, la rivincita di Al Gore54
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