Nuovo Orione nr. 202 Marzo 2009
Nuovo Orione nr. 202
Marzo 2009
In edicola dal 26 Febbraio
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VENERE in congiunzione inferiore36
VENERE in congiunzione inferiore
Walter Ferreri
IN QUESTO PERIODO POSSIAMO SEGUIRE IL BRILLANTE PIANETA CHE SI AVVICINA AL SOLE, IN UNA CONDIZIONE OSSERVATIVA FAVOREVOLE PER CHI SI TROVA A NORD DELL’EQUATORE
In questo mese di marzo Venere viene a trovarsi in “congiunzione inferiore”, esattamente il giorno 27 alle ore 19 di Tempo Universale (ore 20 di Tempo Civile). In questa occasione, il brillante pianeta passa a nord del Sole. L’allineamento “perfetto” è molto raro, e in quei casi si ha il fenomeno del transito, che l’ultima volta ebbe luogo l’8 giugno 2004, mentre il prossimo è atteso per il 6 giugno 2012. Anche per gli appassionati che hanno visto quello di cinque anni fa, sarà bene cercare di osservare il prossimo del 2012 (purtroppo, quasi del tutto invisibile dall’Italia), poiché poi non se ne verificheranno più fino al… 2117! Tags:OSSERVAZIONI -
La Grande Eclisse Totale in ESTREMO ORIENTE40
La Grande Eclisse Totale in ESTREMO ORIENTE
F. Espenak & J. Anderson (trad. di W.Ferreri)
IL PROSSIMO 22 LUGLIO, LA PIÙ LUNGA ECLISSE SOLARE DEL SECOLO SARÀ VISIBILE NEL LONTANO ORIENTE, ATTRAVERSO LA CINA E L’OCEANO PACIFICO
Per la seconda volta in un anno, un’eclisse totale di Sole attraverserà la Cina la prossima estate. Ma le similitudini finiscono qui. A differenza dell’eclisse dell’agosto 2008, quella del 22 luglio 2009 oscurerà grandi città e campagne densamente popolate, nonché una vasta espansione di oceano tropicale. La stessa eclisse sarà eccezionale, con una totalità della durata al massimo di oltre 6,6 minuti. Questo la rende la più lunga eclisse totale fino al 2132. Un’eclisse totale di Sole si verifica in media ogni uno o due anni, ma ognuno di questi fenomeni è visibile solo da una stretta striscia che copre meno dell’1% della superficie terrestre. Questo spiega perché un numero crescente di persone viaggia da un lato all’altro del mondo per inseguire l’ombra della Luna. Tags:OSSERVAZIONI -
Fotografare la PRECESSIONE44
Fotografare la PRECESSIONE
M. Bauso e R. Serra
DAL CONFRONTO DI RIPRESE DELLA ROTAZIONE APPARENTE DELLA VOLTA CELESTE, EFFETTUATE A MOLTI ANNI DI DISTANZA, SI PUÒ EVIDENZIARE LO SPOSTAMENTO DELL’ASSE DI ROTAZIONE TERRESTRE
La Terra è soggetta a un moto di “precessione” dell’asse di rotazione; questo significa che l’asse terrestre modifica continuamente la sua proiezione sulla sfera celeste. È il caratteristico movimento che osserviamo in una trottola e costituisce uno dei tre moti principali del nostro pianeta (gli altri due sono la rotazione su se stesso e la rivoluzione attorno al Sole). Il moto di precessione è prodotto dalle forze gravitazionali di Luna, Sole, pianeti, che agiscono sull’inclinazione dell’asse (23°27’ circa), oltre che sulla forma della Terra stessa, non perfettamente sferica e leggermente schiacciata ai poli. Il moto apparente in cielo dell’asse terrestre descrive un cerchio, che viene percorso con una periodicità di circa 26mila anni, con un’ampiezza di 47° scarsi (il doppio dell’inclinazione). Questo movimento non è perfettamente costante, perché la Luna e il Sole cambiano continuamente la loro posizione, creando delle irregolarità nelle forze agenti sulla Terra e producendo con ciò delle ulteriori ciclicità nel moto complessivo. Tags:TECNICA -
Tutto il cielo di ALDO RADRIZZANI48
Tutto il cielo di ALDO RADRIZZANI
Lorenzo Comolli
È IN CORSO DI DIGITALIZZAZIONE L’IMPONENTE ARCHIVIO DI UNO DEI PIÙ GRANDI ASTROFOTOGRAFI ITALIANI, PER SCOPO DI CONSERVAZIONE E DI RICERCA
Aldo Radrizzani è stato senza dubbio uno dei più grandi astrofotografi italiani: agli inizi degli Anni 90, ha prodotto con la sua camera Schmidt una vera collezione di straordinarie riprese delle nebulose celesti. All’epoca, alcune di esse potevano considerarsi tra le migliori al mondo, nel campo amatoriale. Emulo di Hans Vehrenberg, autore del famoso atlante omonimo, approfittava di ogni fase di Luna Nuova per abbandonare i cieli inquinati di Milano alla volta del freddo, e raggiungere la cupola del suo Osservatorio a Druogno, in Val Vigezzo (VB), accompagnato dalla inseparabile moglie Anna. Con mirabile tenacia inseguiva manualmente ciascuna posa, fissando instancabilmente le deboli stelline di guida attraverso il suo rifrattore da 120 mm. Tags:PERSONAGGI -
GOERZ 110/1270 come nuovo dopo quasi un secolo53
GOERZ 110/1270 come nuovo dopo quasi un secolo
Marco Bensi
IL RESTAURO E UNA NUOVA VITA “DIGITALE” PER UN VECCHIO RIFRATTORE TEDESCO, CHE HA MANTENUTO LE PRESTAZIONI INALTERATE NEL TEMPO
Era il 1886 quando Carl Paul Goerz fondò nei sobborghi di Berlino una piccola ditta, la Optische Anstalt C.P. Goerz, inizialmente dedicata alla costruzione di macchine fotografi che e accessori fotografi ci, che in brevissimo tempo diventerà un gigante dell’industria ottico-meccanica tedesca, nonché la più grande antagonista alla già nota Zeiss, installata nella città di Jena. Successivamente, sarà proprio la Zeiss a inglobare la Goerz, ma solo dopo la morte del fondatore, nel 1923. Sicuramente, a Carl P. Goerz (1854- 1923) non mancavano le intuizioni geniali, come quella che gli fece acquistare nel 1889 il brevetto per costruire gli otturatori a tendina verticale che potevano raggiungere il millesimo di secondo. L’autore di questa invenzione, che diede fama mondiale alla Goerz, era Ottomar Anschütz, che fu assunto nello staff tecnico di progettazione dell’azienda berlinese. Tags:STRUMENTI -
ARCHEOLOGIA GALATTICA con gli astrofi58
ARCHEOLOGIA GALATTICA con gli astrofi
D. M.-Delgado e J. GaBany (trad. di M. Razzano)
LO STUDIO DELL’EVOLUZIONE DELLE GALASSIE È UN CAMPO DI RICERCA DI PRIMO PIANO. GLI ASTROFOTOGRAFI AMATORIALI POSSONO AIUTARE A RIVELARE COME SI SONO ORIGINATE
Come sono diventate così grandi le galassie? Il modello cosmologico più accreditato, identifi cato dalla sigla CDM, dall’inglese Cold Dark Matter (“Materia Oscura Fredda”), propone uno scenario gerarchico secondo cui nell’Universo primordiale le galassie di piccola dimensione si sono fuse per formare complessi sempre più grandi, circondati da piccole galassie sopravvissute a queste fusioni. Fino a poco tempo fa, la principale evidenza di questo scenario erano le interazioni tra la Via Lattea e le sue piccole galassie satelliti. Altri esempi di “cannibalismo galattico” stanno venendo oggi alla luce, grazie a un aiuto inaspettato: gli astrofotografi non professionisti. Tags:TECNICA -
Mettete un diaframma nel vostro FOCHEGGIATORE62
Mettete un diaframma nel vostro FOCHEGGIATORE
Gary Seronik (traduzione di W. Ferreri)
SI PUÒ ESCLUDERE CON SEMPLICITÀ LA LUCE PARASSITA DALL’OCULARE, PER OTTENERE UNA VISIONE AD ALTO CONTRASTO DI PIANETI E DI OGGETTI DEL CIELO PROFONDO
Le caratteristiche di molti telescopi scaturiscono inevitabilmente da una serie di compromessi, e spesso ciò che si guadagna non sempre controbilancia quello che si perde. Per esempio, ora molti rifl ettori newtoniani hanno focheggiatori a basso profi lo. Questo tipo di focheggiatore permette di usare uno specchio secondario più piccolo, che blocca meno luce e produce un minore degradamento dell’immagine per gli effetti della diffrazione. Questo è l’aspetto positivo. L’aspetto negativo consiste nel fatto che un tale focheggiatore può lasciare passare della luce indesiderata. Ma questo problema si risolve facilmente con un diaframma opportuno. Tags:TECNICA -
Telescopio Solare LUNT LS60T CaK/B180064
Telescopio Solare LUNT LS60T CaK/B1800
Federico Manzini
Molte stelle, compreso il nostro Sole, mostrano delle marcate righe di assorbimento, dovute al calcio ionizzato una volta; la più evidente di queste si posiziona alla lunghezza d’onda di 3933,7 Å e viene detta “riga K”. Ricordiamo che 1 Å (angstrom) è pari a 0,1 nm (miliardesimi di metro). L’intensità di questa riga è strettamente connessa all’attività magnetica nella fotosfera solare e può mostrare aumenti tanto prima quanto dopo la visibilità in H-alfa o in relazione alle macchie solari. Guardando uno spettro del Sole, la riga K del calcio (CaK) si trova nella regione violetta, vicino al confi ne ultravioletto. Per contro, la riga alfa dell’idrogeno (H-alfa) si posiziona a 6562,8 Å, nella regione rossa dello spettro. In questo momento ancora vicino al minimo, il Sole è molto “quieto”, forse troppo! Tutti gli amanti dell’astrofotografi a solare sperano però che il prossimo ciclo solare (il n. 24) porti un’attività che si possa fotografare, perché al momento (ormai è quasi un anno) si sono potute registrare ben poche macchie e pochissimi altri dettagli. Tags:PROVE STRUMENTI