Nuovo Orione nr. 268
Settembre 2014
In edicola dal 28 agosto
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Il programma dello Star Party di Saint-Barthélemy20
Il programma dello Star Party di Saint-Barthélemy
Piero StroppaTutti i particolari della manifestazione astronomica che si terrà in Valle d’Aosta dal 26 al 28 settembre
Quest’anno lo storico Star Party di Saint-Barthélemy, organizzato dalla Fondazione Clément Fillietroz ONLUS che gestisce l’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta (OAVdA) e il Planetario di Lignan, in collaborazione per la comunicazione con il Gruppo B Editore, ospiterà la prima edizione della Fiera Nazionale di Astronomia, l’Astronomical Science & Technology EXPO 2014.
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Abbiamo ascoltato i primi “suoni” dell’Universo?22
Abbiamo ascoltato i primi “suoni” dell’Universo?
Massimiliano RazzanoI risultati dell’esperimento BICEP2 sembrano confermare la teoria dell’inflazione cosmica primordiale. Ma non mancano le critiche...
Tutto è iniziato con il Big Bang. Da quel “grande scoppio” di circa 13,7 miliardi di anni fa hanno avuto origine la materia, la luce e il tessuto stesso dello spaziotempo. Che il Big Bang segni l’inizio del cosmo lo sanno tutti. Ma siamo certi che sia andata davvero così? Quali prove sperimentali abbiamo?
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Spiamo le variazioni della Stella del Diavolo28
Spiamo le variazioni della Stella del Diavolo
Walter FerreriLa sera del 26 settembre risulta osservabile un minimo di Algol in un orario comodo per le nostre abitudini
Non c’è alcun dubbio che Algol (Beta Persei) sia una delle variabili più note e più facili da osservare. Non a caso, fu la seconda stella di cui venne scoperta la variabilità (dopo Mira Ceti), nel 1667, ad opera dell’astronomo italiano Geminiano Montanari, che osservava da Bologna.
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Ogni quanto tempo appare una cometa brillante?34
Ogni quanto tempo appare una cometa brillante?
Joe RaoDopo le due delusioni dello scorso anno, molti si chiedono se è prevedibile la frequenza con cui appaiano comete veramente spettacolari
Lo scorso anno, tutti si aspettavano che la cometa ISON si mostrasse al massimo della sua spettacolarità a metà dicembre, dopo un eccezionale incontro ravvicinato con il Sole. Purtroppo non è stato così e, dopo la mancata “Cometa di Pasqua” del 2013 (la C/2011 L4 PanSTARRS), è venuta meno anche la “Cometa di Natale” (parzialmente ricompensata dalla C/2013 R1 Lovejoy, ne abbiamo parlato nel numero di marzo, NdR).
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La Grande Macchia Rossa tra passato e futuro42
La Grande Macchia Rossa tra passato e futuro
Federico ManziniLa gigantesca formazione tropicale che imperversa su Giove da almeno tre secoli è in via di riduzione e si ipotizza una sua prossima estinzione
Nel corso dell’inverno 2013-2014, è stato impossibile - per chi guardava il cielo notturno - mancare la luce bianco dorata di Giove, che culminava di prima notte in direzione sud - di passaggio nella costellazione dei Gemelli - per poi avvicinarsi lentamente, al tramonto del Sole, al nord-ovest.
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Grande e misterioso Giove48
Grande e misterioso Giove
Walter FerreriLe discussioni storiche sulla forma dei satelliti e sulle caratteristiche dei presunti abitanti del più grande pianeta del Sistema Solare
Con la sua intensa luce ferma e il suo incedere maestoso nel cielo, era inevitabile che Giove ricevesse il nome del re dell’Olimpo. Luminoso, e visibile ogni anno, Giove è sicuramente uno degli astri più appariscenti del cielo e – grazie ai suoi quattro grandi satelliti – quasi sempre è interessante da osservare.
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Il riflettore Orion Optics UK ODK 12”51
Il riflettore Orion Optics UK ODK 12”
Luigi FontanaNegli ultimi due decenni, la varietà e la qualità dei telescopi disponibili per gli appassionati hanno subìto un incremento stupefacente. Certamente, nel campo delle montature, sempre più precise e ricche di funzioni. Ma anche le ottiche, sia pure in maniera forse più “nascosta”, sono evolute non poco.
Dal punto di vista di chi ha come interesse primario la fotografia astronomica, come chi scrive, questa evoluzione delle ottiche ha seguito sostanzialmente due strade.
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Telescopio Arwen Phoenix 16”56
Telescopio Arwen Phoenix 16”
Walter FerreriAlcuni nostri costruttori nazionali hanno fatto tesoro dell’insegnamento di John Dobson, realizzando strumenti di grande apertura con pesi e ingombri limitati. Tra questi figura a pieno titolo la Arwen srl, una ditta della provincia di Torino che produce Dobson dalle dimensioni e pesi particolarmente contenuti. L’ultima realizzazione, oggetto di questa nostra prova, è un Dobson da 40 cm a f/4,5 dal peso veramente contenuto di soli 39,5 kg! Un valore tipico di un Newton equatoriale da 25 cm!