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Il binocolo capovolto. I SIMBOLI CELESTI? Arrivano dall’India7
Il binocolo capovolto. I SIMBOLI CELESTI? Arrivano dall’India
Piero Bianucci-
Sono appassionato di astronomia fin dalla mia giovinezza. Ho letto e continuo a leggere molti libri sull’argomento, oltre, ovviamente, alla vostra bella rivista. Recentemente ho avuto occasione di chiedermi chi avesse inventato i simboli di Sole, Luna e pianeti che di solito troviamo in varie tabelle e almanacchi.
Ho sempre pensato che la loro origine fosse molto antica (a parte quello di Plutone, costruito con le iniziali di Percival Lowell, che previde l’esistenza di un nono pianeta) ma mi rendo conto solo adesso di non aver mai letto su riviste o libri divulgativi in quale periodo storico siano stati introdotti e da chi.
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L’orizzonte degli eventi . LA FANTASIA PROPONE I dati decidono10
L’orizzonte degli eventi . LA FANTASIA PROPONE I dati decidono
Tommaso MaccacaroNella scienza l’ultima parola tocca sempre all’esperimento e alle osservazioni. Se ciò non è possibile, come nel caso dei multiversi, si tradisce il metodo scientifico. La teoria delle superstringhe e le sue varianti (M-Theory) sono al limite...
Troviamo naturale che in alcuni campi del sapere vi siano controversie e disaccordo tra i ricercatori e nella cosiddetta comunità scientifica di riferimento. Succede in climatologia (pensate alle diverse opinioni sul contributo antropico al riscaldamento globale), succede in economia dove non è difficile trovare scuole di pensiero contrapposte su quali cause producano quali effetti, succede in medicina (e questo a volte ci disturba, soprattutto se ci coinvolge personalmente, per esempio quando siamo alla ricerca di una terapia o di un intervento che ci risolva un problema importante).
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L’universo in poltrona. SE UNA STELLA DICE ALL’ALTRA “Fatti più in là”12
L’universo in poltrona. SE UNA STELLA DICE ALL’ALTRA “Fatti più in là”
Leopoldo BenacchioC’è una tecnica nuova per andare alla ricerca di astri insolitamente (e stranamente) veloci il cui portabandiera è Zeta Ophiuchi
Anche le stelle vengono sfrattate, parecchie addirittura ricevono una bella spinta e vengono buttate fuori dal posto che hanno tenuto magari per qualche milione di anni. Il fenomeno delle stelle veloci, così sono chiamate questi particolari oggetti celesti, è noto da qualche decennio e il portabandiera è Zeta Ophiuchi, che vediamo nella suggestiva immagine a corredo della rubrica di questo mese.
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Stelle Novae14
Stelle Novae
- SE IL BUCO NERO si mette a dieta
- ECCO LA SUPERNOVA che batte ogni record
- FILAMENTI COSMICI: finalmente osservati?
- INIZIATE LE OSSERVAZIONI con GRAVITY
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Notizie Flash 22
Notizie Flash
Rinaldo Monella- CACCIA GROSSA AGLI AMMASSI DI GALASSIE
- UN SACCO DI CARBONE... COSMICO
- UNA NUOVA COMPONENTE STRUTTURALE DELLA VIA LATTEA
- LA NASCITA DEI MOSTRI
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Notizie dall’INAF26
Notizie dall’INAF
Walter Riva- PLUTONE dipinto di blu
- LUNA E TERRA shakerate ad arte
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Liftoff 28
Liftoff
Antonio Lo Campo- Cancellato il lancio verso Marte della sonda InSight
- JUNO, LA SONDA A ENERGIA SOLARE PIÙ LONTANA
- EUCLID: VIA LIBERA ALLA COSTRUZIONE. UNA MISSIONE MOLTO ITALIANA
- SARÀ ARIANE 5 A LANCIARE IL JAMES WEBB SPACE TELESCOPE
- NUOVO CONTRATTO A THALES ALENIA SPACE PER I SATELLITI SENTINEL
- FALLITO IL NUOVO TENTATIVO DI ATTERRAGGIO DEL 1° STADIO DI “FALCON 9”
I LANCI DI MARZO: VIA AD EXOMARS 2016. E NON SOLO...
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AstroNews 32
AstroNews
Piero Bianucci- SCOPERTO (FORSE) IL PIANETA X. I CALCOLI LO “VEDONO”, I TELESCOPI NON ANCORA
- ADDIO A EDGAR MITCHELL SESTO UOMO SULLA LUNA
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Speciale onde gravitazionali. Storia di una scoperta dal cinguettio alla certezza 33
Speciale onde gravitazionali. Storia di una scoperta dal cinguettio alla certezza
Piero BianucciL’annuncio ufficiale è arrivato alle 16.30 dell’11 febbraio 2016 con una conferenza stampa a cavallo dell’oceano Atlantico: le onde gravitazionali sono state finalmente osservate, dopo una lunga caccia iniziata alla fine degli Anni ’60 del secolo scorso. L’articolo che annuncia la scoperta è stato accettato da “Physical Review Letters”, prestigiosa rivista della Società che riunisce i fisici americani. Si apre una nuova finestra da cui studiare il cosmo in una prospettiva inedita. Per un caso felice avviene a un secolo esatto dalla pubblicazione della teoria della relatività generale di Einstein, che le onde gravitazionali prevedeva – anzi esigeva – così come prevedeva i buchi neri che hanno consentito questa prima osservazione.
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Onde gravitazionali. La nuova frontiera dell’astronomia 34
Onde gravitazionali. La nuova frontiera dell’astronomia
Patrizia CaraveoLe antenne LIGO (Usa) e Virgo (Europa) sono state rese più sensibili e subito si sono scatenate voci e indiscrezioni su risultati epocali che aprono la finestra delle onde gravitazionali
Nelle prossime pagine continuiamo a parlare delle nuove finestre che si stanno aprendo per permettere agli astrofisici di capire di più, e meglio, l’universo. Dopo avere raccontato la storia affascinante dei neutrini (v. “le Stelle” n. 150, pp. 32-43), oggi affrontiamo un tema non meno affascinante e altrettanto difficile: le onde gravitazionali. Un fenomeno, che ha avuto gli onori delle cronache, previsto dalla relatività generale e già rivelato, in modo indiretto, grazie allo studio dei pulsar in sistemi binari le cui orbite si restringono, proprio come previsto dalla teoria, a seguito dell’emissione di onde gravitazionali.
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Speciale onde gravitazionali. Trovare il cielo e le sorgenti delle onde gravitazionali36
Speciale onde gravitazionali. Trovare il cielo e le sorgenti delle onde gravitazionali
Enzo BrocatoUna volta che si sia riusciti a rivelare un’onda gravitazionale nasce una nuova sfida: identificare le sorgenti nel cielo e inquadrarle in un contesto astrofisico
Per descrivere le onde gravitazionali, spesso gli scienziati utilizzano esempi che coinvolgono il mare. Osservando una nave sul mare si nota immediatamente come il suo movimento generi delle onde nell'acqua, così le stelle e i buchi neri in movimento generano onde gravitazionali nella struttura dello spazio-tempo. Einstein ha previsto un secolo fa l’esistenza di onde gravitazionali nella teoria della Relatività, mostrando inoltre che oggetti astronomici con una massa più grande formano onde gravitazionali di energia maggiore e oggetti che si muovono con maggiore velocità generano un maggior numero di onde in un dato intervallo di tempo.
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Speciale onde gravitazionali. Così Virgo ascolterà il brusio dell’universo39
Speciale onde gravitazionali. Così Virgo ascolterà il brusio dell’universo
Massimiliano RazzanoVirgo, l'antenna gravitazionale italo-francese, è stata resa 10 volte più sensibile per dare la caccia alle onde dello spazio-tempo previste da Einstein un secolo fa ma difficilissima da osservare direttamente. Fondamentale la collaborazione internazionale
Nel mezzo della campagna pisana, a venti chilometri dalla famosa torre pendente, c’è un telescopio molto particolare.
Non assomiglia ai telescopi tradizionali e nemmeno alle grandi parabole usate per la radioastronomia.
Questo enorme strumento assomiglia invece a una grande L, formata da due tubi azzurri lunghi tre chilometri e disposti ad angolo retto.
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Esopianeti. Atmosfere variegate, nuove, conferme, falsi positivi e osservazioni dirette44
Esopianeti. Atmosfere variegate, nuove, conferme, falsi positivi e osservazioni dirette
Mario Di MartinoAd oltre 20 anni dalla scoperta del primo pianeta extrasolare, 51 Pegasi b, sono stati fatti passi da gigante. Abbiamo la conferma dell’esistenza di oltre 2000 esopianeti, iniziamo ad avere informazioni sulle loro atmosfere e ad ottenere le prime immagini dirette di alcuni di questi mondi alieni
Sono trascorsi più di 20 anni da quando Michel Mayor e Didier Queloz, dell’Osservatorio di Ginevra, scoprirono il primo pianeta extrasolare attorno alla stella 51 Pegasi. Per individuarlo, i due astronomi utilizzarono uno spettrografo molto sensibile, che analizzava la luce della stella e permetteva la misura delle minuscole oscillazioni delle righe presenti nello spettro dovute all’influenza gravitazionale del pianeta che gli orbitava attorno (v. “le Stelle” n. 147, pp. 42-47).
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Pianeta Terra. Acceleratori fra le nuvole49
Pianeta Terra. Acceleratori fra le nuvole
Martino MarisaldiAnche dal nostro pianeta provengono lampi gamma:sono chiamati TGF (Terrestrial Gamma-ray Flashes) e vengono studiati da quando vennero scoperti, per puro caso, da un satellite della NASA dedicato all'osservazione dei loro parenti cosmici,i Gamma Ray Burst
Brevi e intensi, ma soprattutto provenienti dalla direzione “sbagliata”. Questo devono aver pensato Jerry Fishman, allora al Marshall Space Flight Center della NASA (USA), e il suo gruppo dopo aver osservato quei primi strani lampi di raggi gamma con il loro strumento Burst And Transient Source Experiment (BATSE) a bordo del satellite della NASA Compton Gamma-Ray Observatory (CGRO).
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Fisica. Sarà ancora la luce a sfidare la relatività 54
Fisica. Sarà ancora la luce a sfidare la relatività
Angelo TartagliaEcco il progetto GINGER per verificare un effetto previsto dalla teoria pubblicata da Einstein nel 1916. Dopo due prototipi, si passerà all’esperimento reale nei Laboratori del Gran Sasso entro il 2018. Ma i girolaser di ultima generazione dovranno diventare ancora 10 volte più precisi
Il 2015 è stato l’Anno internazionale della luce e il centenario della prima presentazione delle equazioni del campo gravitazionale secondo i principi della relatività generale (RG), teoria che Albert Einstein pubblicherà l’11 maggio 1916 negli “Annalen der Physik”. Siamo quindi in un periodo particolarmente appropriatoper parlare di un esperimento che mira a verificare alcuni effetti della relatività generale utilizzando la luce stessa come sonda. Ma andiamo per ordine e cominciamo a richiamare l’essenza della teoria generale della relatività.
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Cosmologia. L'universo è metastabile?58
Cosmologia. L'universo è metastabile?
Emilio VitalianoUn nuovo studio teorico prova a far luce su uno degli aspetti più affascinanti della cosmologia: il destino dell’universo
Chiunque abbia mai dimostrato interesse per l’astronomia, prima o poi ha provato a misurarsi con domande che affrontano problemi macroscopici relativi all’universo in generale ed al suo destino ultimo. Negli anni più recenti, è stato possibile scavare più a fondo in un dibattito che abbraccia vari campi del sapere e si dimostra da sempre una sfida complessa e stimolante. Sappiamo ovviamente che l’universo non è in una fase di instabilità ma, anche scartando questa possibilità, rimangono l’opzione della stabilità e della metastabilità.
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Fenomeni celesti. Nel cielo del Borneo a vedere il “Sole nero” 64
Fenomeni celesti. Nel cielo del Borneo a vedere il “Sole nero”
Emanuele PaceIl 9 marzo una eclissi totale di Sole sarà visibile da Sumatra all’Oceano Pacifico. Nel punto più favorevole calerà il buio per 4 minuti e 9 secondi. Ci sarà anche una spedizione italiana, organizzata dall’autore di questo articolo
Il 9 marzo 2016 è una di quelle date che i cacciatori di eclissi totali di Sole non possono perdere: destinazione Borneo e Indonesia. Bisogna ammettere che le ultime due eclissi hanno favorito chi ha lo spirito del viaggiatore, oltre che la passione del “sole nero”: prima le Isole Svalbard, tra i magnifici ghiacci del Polo Nord, ora nel Borneo e Indonesia, luogo di grande fascino per la natura e le tradizioni. Insomma, mettendo insieme turismo insolito e passione per l’astronomia, un’occasione da non mancare, nonostante le probabilità non certo tranquillizzanti di avere cielo sereno nei fuggevoli minuti dell’eclisse totale.
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Astronautica. Uomini o robot? Il dilemma marziano 67
Astronautica. Uomini o robot? Il dilemma marziano
Giancarlo RiolfoIntervista con Jorge Vago, project scientist del programma ExoMars dell’Agenzia Spaziale Europea. Nato in Argentina, dottorato alla Cornell University, lavora alla definizione del programma congiunto ESA-NASA per l’esplorazione del pianeta rosso. Dice: “L’uomo su Marte? Penso che succederà attorno al 2050”
Il più acceso sostenitore di una spedizione umana su Marte è un arzillo signore di 86 anni. Il suo nome è Buzz Aldrin. Sì, proprio lui, il secondo uomo a posare il piede sulla Luna, il 20 luglio 1969. L’ex astronauta, che vanta un dottorato al MIT, non solo se ne va in giro sfoggiando magliette con la scritta “Occupy Mars” (o la ancora più esplicita: “Get your ass to Mars”), ma sta lavorando insieme con il Florida Institute of Technology a un piano da proporre alla NASA e al governo per portare l’uomo su Marte entro il 2040.
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Storie di meteoriti. Le meteoriti di Čeljabinsk70
Storie di meteoriti. Le meteoriti di Čeljabinsk
Maurizio EltriUn solo esemplare di grandi dimensioni, gli altri generalmente piccoli se non piccolissimi, ma, soprattutto, una specie di manna caduta dal cielo, per le molte persone che abitano nelle vicinanze dell’area di caduta
Dal bolide che ha solcato il cielo nella regione russa di Čeljabinsk, il 15 febbraio 2013 (v. “le Stelle” n. 117, pp. 36-42), è caduta a terra probabilmente più di una tonnellata di meteoriti. La quantità potrà a prima vista sembrare notevole, va però considerato che è meno della decimillesima parte della massa del meteoroide che ha generato la luminosissima meteora.
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Raccontare la Scienza. La strana coppia dell’astronomia74
Raccontare la Scienza. La strana coppia dell’astronomia
Paolo TangaUn astrofisico e uno storico inglesi lanciano una divulgazione ricca di vicende umane: più delle scoperte conta il percorso fatto per raggiungerle
La prima tentazione del divulgatore, alla quale quasi tutti cedono, è quella di attenersi a una descrizione delle conoscenze attuali, date ormai per acquisite. L’idea è di rendere la scienza accessibile, e di portare i concetti complicati alla portata di tutti. Tuttavia, un rischio è sempre presente, e il rischio è che non si riesca a far percepire, in tutta la sua importanza e complessità, quanto il percorso fatto per arrivare a certi risultati e all’interpretazione di certe osservazioni, sia talvolta tormentato e costellato di errori.
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Il cielo di Marzo - Stelle e pianeti 76
Il cielo di Marzo - Stelle e pianeti
Tiziano MagniPer un’informazione aggiornata in tempo reale sui fenomeni del cielo, vedi Sky News, la rubrica on line curata da Tiziano Magni, accessibile dalla homepage del sito internet www.astronomianews.it
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Le vostre Stelle 80
Le vostre Stelle
Inviate le vostre immagini astronomiche alla pagina Le vostre foto del sito www.astronomianews.it
Le Stelle nr. 152 Marzo 2016
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Il binocolo capovolto. I SIMBOLI CELESTI? Arrivano dall’India7
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L’universo in poltrona. SE UNA STELLA DICE ALL’ALTRA “Fatti più in là”12
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Stelle Novae14
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Notizie Flash 22
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Notizie dall’INAF26
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Liftoff 28
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AstroNews 32
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Speciale onde gravitazionali. Storia di una scoperta dal cinguettio alla certezza 33
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Onde gravitazionali. La nuova frontiera dell’astronomia 34
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Speciale onde gravitazionali. Trovare il cielo e le sorgenti delle onde gravitazionali36
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Speciale onde gravitazionali. Così Virgo ascolterà il brusio dell’universo39
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Raccontare la Scienza. La strana coppia dell’astronomia74
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Il cielo di Marzo - Stelle e pianeti 76
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Le vostre Stelle 80