Le Stelle nr. 77 Ottobre 2009

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Una nuova cometa contro Giove!30
Una nuova cometa contro Giove!
Cesare Guaita
A 15 anni esatti dalla collisione della cometa Shoemaker-Levy-9, un nuovo oggetto ha colpito Giove il 19 luglio scorso, lasciandovi una vistosa cicatrice. Ecco una sintesi delle prime importanti osservazioni
Nella primavera del 1997 Isshe Tabe, un astrofilo giapponese di Yamato che si stava occupando di ricerche storiche sulla meteorologia di Giove, scoprì nella biblioteca di Parigi un disegno di Gian Domenico Cassini di eccezionale importanza storica e scientifica risalente al dicembre 1690. Nel testo che accompagnava il disegno (“Nouvelles découvertes dans le globe de Jupiter”) Cassini descrive la scoperta di una macchia scura e rotonda formatasi improvvisamente sull’equatore di Giove il 5 dicembre 1690. Accuratamente osservata dallo stesso Cassini per tutto il mese di dicembre di quell’anno, la macchia si allungò e si spezzò in vari frammenti nelle settimane successive. Poco meno di un secolo dopo, qualcosa di simile venne osservato anche dal famoso astrofilo tedesco Johann Schröter, il quale, con il riflettore da 10 cm che aveva acquistato da William Herschel, divenne il più abile osservatore di Giove dei suoi tempi. A partire dal 26 ottobre 1785 egli poté seguire, al di sotto dell’equatore di Giove, l’improvviso apparire di tutta una serie di macchie scure che inizialmente erano nitide e definite e che poi, in poche settimane, si attenuarono e si allungarono in direzione Est-Ovest. Tags:SISTEMA SOLARE -
Herschel: un grande occhio sull’Universo...40
Herschel: un grande occhio sull’Universo...
Massimiliano Razzano
Un grande telescopio spaziale infrarosso è da poco entrato in funzione. I suoi strumenti ci aiuteranno a indagare alcuni fra i più affascinanti misteri dell’astrofisica moderna
È grande quanto un autobus, e il suo “occhio” da 3,5 m di diametro ha appena iniziato a scrutare l’Universo. Così si presenta “Herschel”, il nuovo telescopio spaziale europeo per l’osservazione del cosmo nell’infrarosso. Si tratta infatti del più grande telescopio spaziale lanciato fi nora, la cui apertura è circa una volta e mezzo quella del celebre Telescopio Spaziale Hubble (HST). Un vero e proprio gigante al servizio degli astronomi, che indagherà l’Universo alle lunghezze d’onda infrarosse e submillimetriche con una sensibilità e una risoluzione senza precedenti. Le osservazioni infrarosse di Herschel consentiranno di raccogliere informazioni dettagliate su alcuni temi fondamentali per l’astrofi sica moderna, dalla formazione delle galassie alla nascita di sistemi planetari. L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha deciso di dedicare questo nuovo telescopio a William Herschel (1738-1822), ben noto per aver scoperto il pianeta Urano nel 1781. Nato in Germania, Herschel si trasferì giovanissimo in Inghilterra, dove iniziò una brillante carriera come musicista.
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I primi 50 anni del Lunik 350
I primi 50 anni del Lunik 3
Antonio Lo Campo
Forse sarà meno ricordato. Certamente sarà meno suggestivo e meno carico di signifi cati dal lato umano, intellettuale e fi losofi co. Ma quest’anno c’è un altro importante anniversario legato all’esplorazione della Luna: il cinquantenario delle prime immagini della faccia nascosta
Nell’ottobre del 1959, quindi esattamente mezzo secolo fa, una sonda automatica sovietica, Luna 3, inviava le prime immagini ravvicinate del nostro satellite naturale. Era il primo, piccolo passo di quella corsa alla Luna che avrebbe portato in dieci anni al primo sbarco di uomini, sia pure da parte americana. Quella sonda russa raggiunse un traguardo importantissimo consolidando ulteriormente il vantaggio sovietico nella corsa allo spazio già accumulato con lo Sputnik: fu la prima missione a fotografare la faccia nascosta del nostro satellite naturale. OTTOBRE, MESE IMPORTANTE PER LA RUSSIA DELLO SPAZIO E ancora una volta la grande impresa si celebrava in ottobre, un mese signifi cativo dal lato politico, e il lancio era avvenuto nel giorno in cui si celebrava il secondo anniversario del lancio del primo satellite artifi ciale della storia, lo Sputnik 1. Il successo di Luna 3 era stato preceduto da altri due lanci: il primo in realtà era stato un mezzo fallimento, mentre il secondo era riuscito a raggiungere l’orbita selenica, confermando che quei veicoli automatici, della primissima generazione della serie “Luna”, erano già in grado di raggiungere il nostro satellite e avvicinarlo in modo tale da effettuarne delle riprese fotografiche. Tags:ASTRONAUTICA -
Inseguendo il Sole tra le nuvole56
Inseguendo il Sole tra le nuvole
Emmanuele Sordini
L’Odissea dell’autore all’affannosa ricerca di uno squarcio fra le nuvole per osservare l’eclissi totale di sole del 22 luglio scorso dai cieli della Cina. Un’avventura che l’ha portato a osservare il fenomeno a quasi 2000 Km dal luogo originariamente previsto.
Come è noto, durante il periodo estivo una vasta parte dell’Asia meridionale (da est a ovest: Pakistan, India, Bangladesh, Indocina, Indonesia, Cina meridionale e Giappone) è investita dal monsone umido, che reca in generale piogge copiose e copertura nuvolosa stabile. La Cina centro-orientale risente in realtà solo in parte di questo regime: in particolare, la valle del fi ume Yangtze è soggetta al cosiddetto mei-yu, un fronte nuvoloso quasi stazionario che si estende in senso sudovestnordest dalla terraferma fi no al Mare della Cina e al Giappone, e che è responsabile delle piogge estive – dette anche plum rains, perché si verifi cano nel periodo di maturazione delle prugne – soprattutto tra la fi ne di giugno e metà luglio. Successivamente, fi no a fi ne agosto, si ha un misto di incursioni depressionarie e ondate di alta pressione, con alcuni tifoni (rari a latitudini intorno a 30° N). È chiaro che questa con- fi gurazione non rappresentava il massimo per l’osservazione di un’eclisse solare, quella del 22 luglio 2009, che tra l’altro era anche la più lunga del XXI secolo. (v. Le Stelle n.75, pp. 58-62) Tags:OSSERVAZIONI