Nuovo Orione nr. 239
Aprile 2012
In edicola dal 29 Marzo
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Telescopio Bresser Newton NT 20354
Telescopio Bresser Newton NT 203
Walter Ferreri
-Con questo Bresser, abbiamo sott’occhio uno strumento che possiamo definire “classico” per l’astrofilo osservatore e che ancora oggi rappresenta il tipico cavallo da battaglia dell’appassionato medio. Si tratta di un Newton da 20 cm di diametro con focale di un metro, ovvero con relazione di apertura di f/5, montato in modo equatoriale. Il montaggio dello strumento Lo strumento (made in China per conto Bresser) arriva con due imballi, il più pesante dei quali (35 kg) contiene la montatura. Aprendo l’involucro esterno, si trova un secondo imballo, anch’esso cartonato, bianco. All’interno, troviamo subito una piccola mappa lunare, un planisfero, un libretto di istruzioni e un CD contenente il software Stellarium e un opuscolo per la sua installazione.
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Rifrattore Vixen AX103S apo58
Rifrattore Vixen AX103S apo
Federico Manzini
-Chi non conosce il nome Vixen alzi la mano. Penso che nessuno al mondo possa fare questo gesto! La Vixen è una ditta giapponese il cui nome sta sulle nostre labbra, almeno qui in Italia, da più di una quarantina di anni e sempre per identificare prodotti di qualità e robustezza significative. In realtà, la Vixen Co. Ltd. produce strumenti e montature dal 1949 ed è stata addirittura la prima casa produttrice al mondo a introdurre le moderne montature di tipo GoTo. L’innovazione Vixen L’AX103S è, in ordine di tempo, l’ultimo rifrattore apparso per la linea di produzione Vixen ed è basato su un tripletto quale obiettivo e su una quarta lente di correzione posta in fondo al tubo focheggiatore. È stato annunciato attorno alla metà del 2009, ma solo dal 2010 se ne sono visti i primi esemplari.
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Esploriamo l’ammasso della Vergine47
Esploriamo l’ammasso della Vergine
Ted Forte
A caccia di galassie nella ricca regione compresa tra le costellazioni della Vergine e della Chioma di BereniceSe puntate un telescopio tra le brillanti stelle Beta Leonis (Denebola) ed Epsilon Virginis (Vindemiatrix), vi troverete nel cuore nella più ricca regione di galassie del cielo. Sotto cieli scuri, un telescopio da 20 cm può rivelare almeno cento galassie in un’area equivalente a quella coperta dal palmo di una mano. Si incontrano diverse galassie giganti ellittiche e dozzine di magnifiche spirali, inclinate sotto ogni angolo possibile rispetto alla nostra linea di vista. È un insieme di meraviglie, che diventano più interessanti ogni volta che si osservano e all’aumentare del diametro del telescopio.
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Saturno in opposizione52
Saturno in opposizione
Walter Ferreri
Questo mese il “Signore degli Anelli” viene a trovarsi nelle migliori condizioni osservative di tutto il 2012Contrariamente a Marte, che si fa desiderare, Saturno si presenta in opposizione ogni anno; neppure due settimane dopo la data dell’opposizione precedente. E così, poiché quella del 2011 è avvenuta il 4 aprile, quella di quest’anno si ha il 15 aprile. Più precisamente, Saturno ha le seguenti tempistiche: è in opposizione al Sole 189 giorni dopo la congiunzione, e l’opposizione seguente richiede un’attesa – giorno più giorno meno – di 378 giorni. Favorite le regioni meridionali Nell’opposizione di questo mese, il pianeta si presenta con gli anelli più aperti rispetto agli anni precedenti; l’unico aspetto negativo è la declinazione più australe: intorno al periodo dell’opposizione, questa è compresa fra i –7° e i –8°. Come si vede, si tratta tutto sommato di una declinazione non così negativa da ostacolare le osservazioni dalle latitudini italiane più settentrionali. Per esempio, da Milano, il pianeta transita in meridiano a un’altezza di 37°, sufficiente per liberarlo dalle brume e dalle foschie che stazionano in prossimità dell’orizzonte e dalla turbolenza propria delle basse altezze.
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L’enigma della luce di ashen42
L’enigma della luce di ashen
Thomas Dobbins
Gli astrofili possono aiutare gli astronomi a risolvere questo mistero di Venere che dura da tre secoliDa oltre tre secoli, molti osservatori dichiarano di vedere una debole luminosità che proviene dall’emisfero notturno di Venere. Uno dei più antichi enigmi irrisolti nell’astronomia planetaria è quello della cosiddetta “luce di ashen”. Simile alla luce cinerea Questo fenomeno è incomprensibile, perché Venere non ha satelliti in grado di riflettere la luce del Sole per illuminare il suo lato notturno, a differenza di quanto accade nel sistema Terra-Luna, dove la luce del Sole riflessa dalla Terra produce sulle regioni buie della Luna la cosiddetta “luce cinerea”, fenomeno che dà origine al detto popolare: “La Luna vecchia sta sulle braccia di quella giovane”.
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A caccia di raggi cosmici con VHANESSA36
A caccia di raggi cosmici con VHANESSA
Marco Arcani, Antonio Paganoni e Cesare Guaita
In occasione del 100° anniversario della scoperta dei raggi cosmici, abbiamo organizzato un volo in pallone per ripetere l’esperimento di Victor HessPer quanto sembri incredibile, in ogni istante il nostro corpo è attraversato da milioni di raggi cosmici, ossia di particelle provenienti dallo spazio: soprattutto neutrini (alcuni milioni al secondo) e muoni (qualche centinaio all’ora). Queste particelle derivano in realtà dall’impatto contro le molecole dell’atmosfera terrestre di altre particelle di altissima energia provenienti dallo spazio (e prodotte in genere da supernovae e buchi neri al centro di galassie attive). Per il 90% sono protoni, per il 9% nuclei di elio e per l’1% elettroni. Una piccolissima frazione (1/1000) è costituita da raggi gamma; ma si tratta di una componente molto importante, perché è priva di carica elettrica e quindi non viene deviata dai campi magnetici interplanetari, permettendo di acquisire importanti informazioni sull’origine della radiazione.