Nuovo Orione nr. 242
Luglio 2012
In edicola dal 28 Giugno
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Telescopio Sky-Watcher Maksutov 18062
Telescopio Sky-Watcher Maksutov 180
Walter Ferreri
-Già negli Anni 40 del secolo scorso, poco dopo che il russo D.D. Maksutov ebbe proposto un telescopio dove la lastra correttrice asferica dello Schmidt era sostituita da un menisco sferico, lo stesso Maksutov e Bouwers suggerirono che di questo strumento nato per la fotografia era possibile realizzare una versione Cassegrain. Ma solo dal 1957, quando John Gregory pubblicò un suo progetto a f/23, questo tipo di telescopio divenne disponibile per gli appassionati. Il nuovo strumento aveva un primario sferico, mentre il secondario era ricavato alluminando una porzione centrale del correttore a menisco. Come gli Schmidt-Cassegrain, il Maksutov così realizzato (denominato sia Maksutov-Gregory che Maksutov- Cassegrain) è compatto, esente da crociera e in grado di fornire una buona correzione dell’aberrazione cromatica. Il rapporto d’apertura però deve essere modesto, altrimenti insorge il residuo di aberrazione cromatica. Se si desiderano una buona correzione e un rapporto d’apertura maggiore di f/10 (per esempio, f/8), diviene necessario avere un secondario tra il correttore e il primario, cioè “staccarlo” dal menisco. Soluzioni di questo tipo caratterizzano i progetti Simak (f/5,6) e Sigler (f/8), più orientati verso un utilizzo astrofotografico.
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Grandi novità nella Biblioteca di Orione52
Grandi novità nella Biblioteca di Orione
Sono disponibili in libreria un atlante fotografico lunare altamente innovativo e una guida per chi si accosta per la prima volta all’osservazione del cielo al telescopioSono ormai trascorsi 20 anni da quando la rivista Nuovo Orione iniziò a pubblicare le schede lunari che avrebbero dato corpo all’Atlante Fotografico della Luna. Le immagini di tale atlante, basato sulle fotografie realizzare all’Osservatorio del Pic du Midi, nei Pirenei francesi, erano certamente notevoli per l’epoca in cui furono scattate, nel secondo dopoguerra, e adeguate a molti appassionati che si occupavano di osservazioni lunari nei primi Anni 90. Successivamente, gli strumenti a disposizione degli astrofili si sono molto evoluti, e questo, parallelamente all’abbassamento dei prezzi, consente facilmente di utilizzare telescopi con poteri risolutivi superiori a quelli mostrati nelle foto del Pic du Midi. Il nuovo Atlante Fotografico della Luna Per adeguarsi alle nuove e accresciute esigenze, il Gruppo B Editore ha deciso di mettere a disposizione degli appassionati un nuovo Atlante Fotografico della Luna, composto da 44 Tavole (più una Tavola per il lato nascosto).
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La montatura 10Micron GM1000 HPS57
La montatura 10Micron GM1000 HPS
Lorenzo Comolli
-Le montature 10Micron sono ben note per la loro elevata qualità e sono il sogno di moltissimi astrofili. Il modello GM2000 è sul mercato dal 2001, ha avuto numerosi upgrade ed è in grado di sorreggere carichi molto elevati con ottima precisione (45_kg fotografici). Nel 2004 la stessa azienda ha messo in commercio una versione maggiorata, la GM4000, per uso in Osservatorio, con carico utile di 125_kg fotografici. Ma spesso gli astrofili itineranti non hanno bisogno di carichi così elevati; per questo, una versione più piccola era molto attesa nella comunità astrofila. L’attesa è stata lunga, ma finalmente è terminata. E bisogna ammettere che la montatura GM1000 va al di là di ogni più fervida immaginazione. Secondo il costruttore, la principale caratteristica di questa montatura, e delle altre del tipo HPS, è di avere un inseguimento così preciso da far dimenticare non solo il concetto di errore periodico, ma anche quello di autoguida!
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Il controllo remoto dell’Osservatorio con Ricerca 446
Il controllo remoto dell’Osservatorio con Ricerca 4
Mario Dho
Una suite di applicazioni e tools capaci di soddisfare le richieste e le esigenze operative dei più impegnati Osservatori del cieloLa nuova versione del pacchetto software Ricerca implementa numerose migliorie rispetto alle versioni precedenti e un’opzione plug-in di connessione remota di tipo diretto con l’Osservatorio astronomico. Il collegamento prevede un’apparecchiatura informatica in Osservatorio, che funge da server, e un client locale costituito da un computer, sul quale è installato un modulo opzionale denominato ATNc (Automatic Telescope Network client). Non è richiesto alcun desktop remoto e nessun software dedicato alla comunicazione di un client con un server, tramite Internet. La connessione remota fra il computer posto in Osservatorio e il computer di controllo può avvenire, a seconda delle necessità dell’osservatore, in modalità normale oppure in modalità avanzata. Apposite finestre di dialogo consentono di impostare le priorità e i privilegi del client per elaborare una gestione di tipo specifico delle strumentazioni e delle apparecchiature poste in cupola.
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L’occultazione di Giove del 15 luglio44
L’occultazione di Giove del 15 luglio
Walter Ferreri
Nella notte tra sabato e domenica, poco prima dell’alba, sarà possibile seguire un evento spettacolare: è il fenomeno del meseDomenica 15 luglio, prima dell’alba, la falce di Luna calante, quattro giorni prima della fase di Nuova, passerà davanti a Giove, producendo un fenomeno visibile da tutta l’Italia. L’evento sarà abbellito dalla presenza di Venere, anch’esso nella costellazione del Toro, come la Luna e Giove. Le circostanze dell’evento A differenza delle occultazioni con Venere e Saturno (o, ancora peggio, pianeti più lontani), quelle con Giove hanno la caratteristica positiva di presentare astri dalla luminosità superficiale comparabile. Infatti, se da un lato è vero che la Luna riceve, a parità di superficie, un’illuminazione notevolmente più intensa, dall’altro si ha che Giove riflette molto di più la luce ricevuta, compensando in gran parte la minor quantità di raggi solari che lo raggiungono (sempre, s’intende, a parità di superficie).
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Gli oceani terrestri: caduti dallo spazio?38
Gli oceani terrestri: caduti dallo spazio?
Cesare Guaita
Furono probabilmente le comete della fascia di Kuiper a portare l’acqua sulla Terra: le misure effettuate dal satellite infrarosso Herschel avvalorano questa ipotesiIl Sistema Solare si formò 4,5 miliardi di anni fa, quando si condensò una nube di gas (composta soprattutto da idrogeno ed elio primordiali), di polvere (silicati e metalli iniettati nello spazio da esplosioni di supernovae) e di acqua (la molecola cosmica più abbondante dopo l’ossido di carbonio). Va aggiunto che l’acqua è molto abbondante, perché si forma normalmente come “sottoprodotto” della formazione stellare: per esempio, in una regione di stelle nascenti come la Nebulosa di Orione i satelliti ISO (Infrared Space Observatory) a 99,5 micron, SWAS (Submillimeter Wave Astronomy Satellite) a 538 micron e Herschel a 269 micron hanno evidenziato la produzione giornaliera di una quantità d’acqua equivalente a quella di 1000 Terre!