Nuovo Orione nr. 275
Aprile 2015
In edicola dal 26 marzo
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VLT Survey Telescope: un primato italiano sul Cerro Paranal20
VLT Survey Telescope: un primato italiano sul Cerro Paranal
Andrea SimoncelliSituato in Cile e realizzato dall’INAF, il VST è il più grande telescopio al mondo esclusivamente dedicato alle survey nel visibile
L’Osservatorio dell’ESO (European Southern Observatory) sul Cerro Paranal, nel Cile settentrionale, deve la sua fama al complesso dei quattro telescopi giganti che formano il complesso del VLT (Very Large Telescope), il più potente strumento di osservazione astronomica al mondo (vedi il box).
Il VLT “fa ombra” ad altri due importanti telescopi presenti sul Cerro Paranal: il Visible and Infrared Survey Telescope for Astronomy (VISTA) e il VLT Survey Telescope (VST). Eppure, anche questi sono telescopi da primato, essendo gli strumenti per survey d’immagini più potenti al mondo. Ed è proprio di questi, e in particolare di VST, che vogliamo parlare in queste pagine.
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L’India conquista Marte con una missione low cost26
L’India conquista Marte con una missione low cost
Emilio VitalianoIn tempi di crisi, la sonda marziana Mangalyaan ha dimostrato che si possono ottenere importanti risultati scientifici con budget limitati
Sono diversi i film di fantascienza che hanno immaginato un’invasione di marziani, gli alieni per eccellenza nell’immaginario collettivo, sul nostro pianeta. Eppure, almeno per il momento, sono i terrestri che si avvicinano al Pianeta Rosso e lo fanno sempre più numerosi.
Dal 24 settembre 2014, anche l’India si è unita al ristretto club di Paesi che sono riusciti ad arrivare nell’orbita di Marte. E, come se ciò non bastasse, lo hanno fatto strappando un primato di non poco conto: è stato sufficiente un unico tentativo per riuscire nell’impresa. Di più: gli indiani sono riusciti a entrare nella storia sfruttando un budget ridicolmente basso per una missione di questo tipo.
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Al di là dei pianeti: le comete30
Al di là dei pianeti: le comete
Walter FerreriNessun pianeta di grande massa orbita intorno al Sole a distanze maggiori di quelle dei pianeti conosciuti, ma altri corpi percorrono queste regioni
Ancora nel secolo scorso si ipotizzava che nello spazio al di là dell’orbita di Plutone potesse esistere un altro pianeta massiccio, presumibilmente un gigante gassoso. Ma già allora era noto che quegli spazi sono attraversati dai corpi celesti che generano più meraviglia tra coloro che osservano il cielo: le comete.
Tranne rare eccezioni, c’è sempre stata la consuetudine di “battezzare” le comete con il nome del loro scopritore. Grazie a questa regola, molti osservatori si sono dedicati alla ricerca degli astri chiomati.
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Ma in cielo ci sono anche... le nuvole!33
Ma in cielo ci sono anche... le nuvole!
Mario DhoNon sono solamente ostacoli che ci impediscono di vedere le stelle: e all’occorrenza potremmo trasformarci in cloud-spotter o in cloud-imager
Gli amanti e studiosi del firmamento vedono in genere le nuvole solamente come dei pericolosi elementi perturbatori, capaci di compromettere intere sessioni osservative. Una più oggettiva interpretazione delle nubi restituisce però un’immagine romantica, capace di coesistere armoniosamente con quelle filosofie dei cieli sereni che ogni astronomo vorrebbe sposare.
“Dietro il regno del nulla c’è un luogo dove, nelle vene dell’aria, scorrono i soffici semi piumosi che annunciano al più lontano cespuglio il momento della fioritura”.
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Come andare sulla Luna al Museo “Leonardo da Vinci”38
Come andare sulla Luna al Museo “Leonardo da Vinci”
Antonio Lo CampoNella nuova Area Spazio del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano è in mostra anche un pezzetto del nostro satellite naturale
Quella dello scorso 28 ottobre è stata una grande giornata per il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano. Una giornata importante anche per la diffusione della cultura scientifica in Italia, e in particolare per la divulgazione dello spazio.
È stata inaugurata la nuova Area Spazio del Museo milanese: un’esposizione interattiva molto attesa (e richiesta), che finalmente è diventata realtà. Una realtà permanente dedicata all’astronautica e all’astronomia, dove immergersi in storie e tecnologie relative all’esplorazione del cosmo.
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La Luna all’apogeo e al perigeo42
La Luna all’apogeo e al perigeo
Walter FerreriCome “fenomeno del mese” consideriamo ad aprile le distanze minime e massime che il nostro satellite naturale raggiunge nel corso della sua orbita
Questo mese, nel quale la Luna viene a trovarsi due volte all’apogeo e una al perigeo, ci offre lo spunto per parlare di queste posizioni estreme assunte dal nostro unico grande satellite naturale.
La distanza media Terra-Luna è di 384.400 km, mentre l’eccentricità dell’orbita lunare ammonta a 0,0549. Alla distanza media, il diametro angolare della Luna è di 31’; leggermente minore di quello medio solare, che è di 32’. È questo il motivo per il quale in tali circostanze non si può avere un’eclisse totale di Sole. Perché si verifichi un’eclisse totale, la Luna deve trovarsi a una distanza dalla Terra minore di quella media.
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Rifrattore PrimaluceLab Airy ED10044
Rifrattore PrimaluceLab Airy ED100
Federico ManziniIl mercato dei rifrattori apocromatici si sta facendo molto interessante, e il rifrattore Airy ED100, appena giunto sul mercato grazie a PrimaluceLab (www.primalucelab. com), tocca una fascia di amatori più interessati alla raccolta di luce e a strumenti più performanti anche dal punto di vista meccanico. L’Airy ED100 ci è giunto completo nella sua valigia da trasporto da Telescope Service Italia, che lo propone in offerta a 1130,00 €.
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Binocoli Nikula e VisionKing 8x4250
Binocoli Nikula e VisionKing 8x42
Walter FerreriQuando si parla dell’attrezzatura dell’osservatore, una cosa che non deve mai mancare è un comune binocolo, che non deve essere visto come una versione minore di un telescopio ma come un vero e proprio strumento complementare, utilissimo a ogni osservatore del cielo.
Per “comune binocolo” intendiamo uno strumento con obiettivi fra i 30 e i 50 mm e ingrandimenti fra 6 e 12x. Cioè non parliamo dei binocoli definiti “astronomici” per la loro grande capacità di raccolta della luce, ma di quelli usuali e portatili che sono richiesti dalla maggioranza del mercato.