Colloquio coi lettori

• UNA TELECAMERA PER L’ECLISSE
• RIFRATTORI A CONFRONTO
• IL RIFLESSO DEL SECONDARIO
• GLI ANELLI DI SATURNO
• OLTRE L’ESTETICA
• L’OUTBURST DELLA COMETA HOLMES
• LA COMETA GARRADD

Finestra sull’Universo

• C’È OSSIGENO INTORNO ALLA CHURYUMOV-GERASIMENKO
• UN TELESCOPIO CINESE SULLA LUNA
• ULTIMI APPUNTAMENTI TRA LE LUNE DI SATURNO
• IBEX HA ESPLORATO IL CONFINE DELL’ELIOSFERA
• IL MILLESIMO LAMPO GAMMA DI SWIFT
• HUBBLE ALLE FRONTIERE DEL BIG BANG
• LA NASCITA DI UN SISTEMA PLANETARIO IN DIRETTA
• IL TRAGICO DESTINO DEI PIANETI DELLE NANE BIANCHE
• PARTONO LE OLIMPIADI DELL’ASTRONOMIA 2016
• L’ACQUA TERRESTRE VIENE DALLA NEBULOSA SOLARE PRIMORDIALE
• PIOVE FERRO SUL MONDO PERDUTO

Cronache spaziali

• EXOMARS 2016 PRONTA PER IL LANCIO
• SI PREPARA LA MISSIONE NASA SU UN ASTEROIDE
• NEL 2017 LA PRIMA SONDA PRIVATA SULLA LUNA?
• RECUPERATI ED ESPOSTI I MOTORI DEI RAZZI SATURNO 5
• LA CINA PRESENTA LA SUA NUOVA MISSIONE PER MARTE
• TRENTA ANNI FA LA TRAGEDIA DEL CHALLENGER
• L’ESA HA SCELTO FLEX PER L’OSSERVAZIONE DELLA TERRA
• UN TELESCOPIO-ROBOT PER CONTROLLARE LA SPAZZATURA SPAZIALE

Astrofisica. Quando l’uomo rivolse il radar verso il cielo

I segnali trasmessi il 10 gennaio 1946 verso la Luna da un’alta torre metallica, in dotazione ai militari statunitensi del Signal Corps Laboratories di Camp Evans nel New Jersey, introdussero ufficialmente l’utilizzo del radar in campo astronomico. 

Nelle vicende che portarono alla definitiva conferma di radioechi dalla Luna forse non fu casuale che uno dei maggiori protagonisti, il colonnello dell’esercito statunitense John H. DeWitt, coltivasse come dilettante un grande interesse per l’astronomia: così, appena si presentò l’occasione, combinò le esigenze di servizio con la passione per il cielo.

Osservazioni. Il 2016 nel cielo: l’anno del transito di Mercurio

A differenza dell’anno appena trascorso, il bisestile 2016 è avaro di eclissi per l’Italia; l’unica visibile – tra l’altro in parte – è quella di scarso  rilievo di settembre, una penombrale di Luna. In compenso, riuniti nel mese di maggio, vi sono i due eventi più considerevoli dell’anno: il transito di Mercurio davanti al Sole e l’opposizione di Marte.

Astronautica. L’astronautica nel 2016, verso Marte e oltre

L’anno che inizia possiamo considerarlo per l’astronautica un altro anno di transizione, ma anche l’inizio di grandi spedizioni di esplorazione dello spazio.

Soprattutto per italiani ed europei, il 2016 sarà l’anno della prima missione ExoMars, l’avvio di due missioni robotiche europee destinate all’esplorazione di Marte e in particolare alla ricerca di forme di vita. E il Pianeta Rosso sarà davvero protagonista dell’anno, perché obiettivo anche della missione InSight della NASA.

Strumenti. Gli Osservatori degli astrofili moderni

La diffusione di un consistente numero di strumenti e di accessori, l’impiego di tecnologie di gestione e di comunicazione avanzate, congiuntamente allo sviluppo di specifiche applicazioni informatiche, consentono oggi di ottimizzare la progettazione di un Osservatorio astronomico e di adottare design e soluzioni realizzative appropriate per ogni settore di ricerca e in funzione di specifiche esigenze tecnico–pratiche.

Strumenti. NGTS: dodici piccoli telescopi a caccia di esopianeti

Sin dal passato l’uomo ipotizza l’esistenza di altri pianeti attorno a stelle diverse dal Sole, ma la ricerca dei pianeti extrasolari (o esopianeti) è iniziata solo alla fine del secolo scorso in seguito alle prime scoperte che sono arrivate poco più di venti anni fa.

Astrofili. Il Primo Raduno invernale di astrofili a Saint-Barthélemy

La Fondazione Clement Fillietroz-ONLUS, che gestisce l’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta (OAVdA) e il Planetario di Lignan, propone una nuova iniziativa lungamente attesa e richiesta da tanti appassionati dell’osservazione del cielo e dell’astrofotografia: il primo Raduno invernale di astrofili a Saint-Barthélemy. L’appuntamento è per sabato 6 febbraio 2016, con la collaborazione del Gruppo B (Editore delle riviste  Nuovo Orione e le Stelle) per la comunicazione.

Tecnica. La collimazione degli Schmidt-Cassegrain

Le cause di una scarsa qualità di una ripresa fotografica di oggetti celesti, e anche della loro osservazione visuale, sono spesso da ricercare nel disallineamento dell’asse ottico dello strumento astronomico. Mentre in un rifrattore le lenti sono trattenute abbastanza solidamente nella cella di contenimento, non altrettanto si può dire per gli specchi di un riflettore.

Prove Strumenti. Oculari Sky-Watcher serie Planetary

Il prolifico marchio cinese Sky-Watcher ha messo in produzione una nuova serie di oculari, dei quali l’importatore esclusivo per l’Italia, l’Auriga di Milano, ce ne ha fatti pervenire quattro, con diametro del barilotto di 1,25” (31,8 mm) e campo di vista di 58°.

La dicitura Planetary viene riservata agli oculari in cui si predilige la risoluzione e il contrasto, piuttosto che il grande campo. Qui, la Sky-Watcher dovrebbe aver raggiunto lo scopo con una configurazione a cinque lenti in tre gruppi.

Prove strumenti. Telescopio PrimaLuceLab Airy ED 72

La giovane ma dinamica ditta PrimaLuceLab di Pordenone ci ha fatto pervenire un suo prodotto molto compatto e multiuso. Si tratta del tubo ottico di un rifrattore apocromatico dotato di un’apertura libera di 72 mm, con lunghezza focale di 430 mm, quindi un f/6.

Instruments News

• QHY 16200A: IN ARRIVO LA PRIMA CCD ASTRONOMICA CON IL NUOVO CHIP 16200
• TESTA EQUATORIALE CELESTRON PER NEXSTAR SE E NEXSTAR EVOLUTION

Cielo del mese

Per un’informazione aggiornata in tempo reale sui fenomeni del cielo, vedi Sky News, la rubrica on line curata da Tiziano Magni, accessibile dalla homepage del sito internet www.astronomianews.it

Astrofotografia digitale. Strumenti di lavoro per l’astrofotografo

Ai tempi della fotografia chimica, ci si affidava alle cure di un “fotografo” esperto in bagni e sviluppi per trarre il massimo dalle proprie riprese notturne. Oggi è l’astrofotografo stesso che deve sapere utilizzare mezzi e strumenti informatici per elaborare i propri risultati.

Anche chi utilizza solo le camere DSLR per astrofotografia trova una grande quantità di software e App che facilitano il lavoro di composizione dell’immagine.

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