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UN TELESCOPIO PUNTATO VERSO TERRA Il Gran Sasso alle prese con...38
UN TELESCOPIO PUNTATO VERSO TERRA Il Gran Sasso alle prese con...
Francesco Terranova
ESTREMAMENTE LEGGERI E SFUGGENTI, I NEUTRINI CONSERVANO ANCORA MOLTI SEGRETI. PRIMA DI STUDIARE QUELLI PROVENIENTI DALLO SPAZIO, È NECESSARIO OSSERVARE QUELLI PRODOTTI A TERRAI lettori di Le Stelle conoscono bene la tormentata vicenda del telescopio di Galileo e il ruolo che questo strumento ha avuto nella rivoluzione scientifica del Seicento. A oltre quattro secoli di distanza, tendiamo spesso a deridere le obiezioni sollevate dai contemporanei di Galileo, turbati dalla smentita del principio di perfezione dei corpi celesti. Tuttavia, alcune di queste obiezioni non andrebbero prese alla leggera e sarebbe ingiusto sminuirne la portata alla luce di conoscenze acquisite molto tempo più tardi. Il telescopio di Galileo portava con sé un modo nuovo di vedere il cielo, ma puntandolo verso oggetti terrestri si notavano deformazioni ottiche indotte dalle lenti; come Christoph Clavius fece notare allo stesso Galileo nel 1611, era difficile prevedere in che modo l’immagine potesse essere distorta quando si puntava il telescopio verso corpi ignoti, osservati su distanze enormi rispetto a quelle terrestri.
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CHI HA INCASTRATO ALBERT EINSTEIN? Luci e ombre sul caso dei...46
CHI HA INCASTRATO ALBERT EINSTEIN? Luci e ombre sul caso dei...
Filippo Bonaventura
NON SONO LE MISURE EFFETTUATE DAL GRUPPO DI OPERA A METTERE IN GINOCCHIO LA TEORIA DELLA RELATIVITÀ. CE LO SPIEGA FRANCESCO TERRANOVA, CHE ABBIAMO INTERVISTATO PER VOIDai sensazionalismi sulla “fine della relatività” al tunnel tra il CERN e il Gran Sasso, sui risultati dell’articolo pubblicato dal team di OPERA si è detto pressoché tutto e il contrario di tutto. La questione è complessa e sfaccettata, anche perché coinvolge aspetti apparentemente molto lontani: fisica teorica, deontologia professionale del giornalismo, responsabilità della sfera politica e così via. Il polverone mediatico che si è sollevato attorno al “caso-neutrini” ha dimostrato ancora una volta quanto la scienza faccia parte della società in cui viviamo, e quanto la sua salute dipenda dal modo in cui ne viene fatta comunicazione. Abbiamo raccolto un’intervista a Francesco Terranova, autore dell’articolo precedente, per sentire l’opinione su quanto accaduto da parte di un “addetto ai lavori”, nonché membro della Collaborazione OPERA.
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ALLA RICERCA DI VULCANI ATTIVI nel Sistema Solare48
ALLA RICERCA DI VULCANI ATTIVI nel Sistema Solare
Rosaly Lopes
SPESSO NON CI SI PENSA, MA IL VULCANESIMO NON È UN FENOMENO SOLTANTO TERRESTRE: ESISTE ANCHE SUGLI ALTRI PIANETI, E ASSUME UNA GRAN VARIETÀ DI ESPRESSIONI DIFFERENTIDalla superficie di Encelado si dipartono pennacchi vulcanici alti centinaia di km, laghi di lava larghi fino a 200 km ribollono sul satellite gioviano Io, e su Marte il vulcano Olympus Mons è alto circa quanto tre dei nostri Everest. Le eruzioni vulcaniche sono tra i più grandi spettacoli della natura, e le sonde planetarie ci permettono di osservare segni di attività emissiva (presente e passata) anche su mondi diversi dalla Terra. Non bisogna però dimenticare che le nostre sonde riescono a cogliere solo un instante della storia geologica di altri mondi. A meno che non ci siano vulcani in continua eruzione, coglierne uno in azione è una bella fortuna. Per esempio, solo un piccolo numero dei circa 600 vulcani attivi sulla Terra è costantemente in eruzione. Lo Stromboli, in Italia, è forse quello più longevo: è attivo ininterrottamente da almeno 2000 anni.
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MASSIMO VILLATA e il segreto dell’antigravità56
MASSIMO VILLATA e il segreto dell’antigravità
Walter Ferreri
QUAL È IL NESSO TRA ANTIMATERIA, ANTIGRAVITÀ ED ENERGIA OSCURA? CE LO RACCONTA UN GIOVANE SCIENZIATO ITALIANO ALLE PRESE CON LE EQUAZIONI DI EINSTEINI mezzi di comunicazione di massa ci informano frequentemente su un triste aspetto della ricerca in Italia: molte delle nostre menti più brillanti spesso si recano all’estero per trovare un adeguato ambiente in cui svolgere le loro ricerche. Per fortuna, però, non tutti i cervelli sono in fuga. Una di queste “menti” più brillanti è sicuramente quella di Massimo Villata, astrofisico dell’Osservatorio di Torino dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e autore del recente articolo CPT symmetry and antimatter gravity in general relativity, premiato come outstanding letter nel numero di aprile della prestigiosa rivista EPL (ex Europhysics Letters). Ho voluto intervistarlo per sottoporre ai lettori di Le Stelle un sunto della sua ricerca.
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SUPERNOVAE ESTREME Quando le stelle diventano violente60
SUPERNOVAE ESTREME Quando le stelle diventano violente
David Sinclair Stevenson
LA SCOPERTA DI ESPLOSIONI STELLARI INSPIEGABILMENTE INTENSE GETTA LE BASI PER COMPRENDERE GLI EVENTI ESTREMI CHE AVVENGONO PRIMA E DOPO LA LORO ESPLOSIONECon lo scopo di indagare sulla storia dell’espansione dell’Universo, sempre più supernovae sono state scoperte negli ultimi vent’anni. Grazie ai progressi nella tecnologia CCD, nella velocità dei calcolatori e nell’automazione dei telescopi, le survey stanno sfornando supernovae a un ritmo quasi quotidiano. Il Palomar Transient Factory, per esempio, ha già identificato più di 900 esplosioni solamente nei primi due anni. Anche gli amatori contribuiscono con le loro scoperte occasionali. Ma sepolte in queste valanghe di dati ci sono delle esplosioni così enormi da superare anche le più brillanti supernovae, tanto che non se ne riesce a dare una spiegazione.
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VEGA: nuovo vettore europeo “made in Italy”66
VEGA: nuovo vettore europeo “made in Italy”
Antonio Lo Campo
SI ATTENDE PER LA FINE DEL 2011 IL PRIMO VOLO DEL LANCIATORE VEGA, PROGETTO TUTTO ITALIANO ENTRATO A FAR PARTE DELLA “FLOTTA” DI LANCIATORI DELL’AGENZIA SPAZIALE EUROPEALa data prevista per il primo lancio si avvicina. Dopo una lunga gestazione, e una lunga serie di prove effettuate a terra, il primo razzo europeo “complementare” al potente Ariane 5 è ormai pronto. A breve si avrà la data ufficiale del primo lancio, che è previsto tra metà dicembre e metà gennaio prossimi. Questo razzo vettore si chiama Vega. Il progetto è nato in Italia 16 anni fa sui tavoli dei tecnici della Divisione Spazio dell’Avio di Colleferro (Roma), dove negli anni sono stati progettati e realizzati i vari booster (motori a propellente solido) per diversi vettori della famiglia Ariane. Questo progetto, supportato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), ora fa parte della flotta di lanciatori dell’Agenzia Spaziale Europea, e pertanto ora è da considerarsi di respiro internazionale.
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IL SOLE DÀ SPETTACOLO Un telescopio per goderselo70
IL SOLE DÀ SPETTACOLO Un telescopio per goderselo
Piero Bianucci
PROTUBERANZE, CROMOSFERA, BRILLAMENTI, FACOLE E SPICOLE: L’INTERO REPERTORIO DI FENOMENI DELLA NOSTRA STELLA SVELATO DA UN PICCOLO RIFRATTORE MUNITO DI FILTRO H-ALFA PRODOTTO DALL’AMERICANA LUNT. ABBIAMO PROVATO, CON SODDISFAZIONE, IL MODELLO LS35T “BASIC”Dopo una lunga pausa, l’attività del Sole è ripartita e sta avviandosi verso la punta massima del suo ciclo undecennale, attesa nell’estate del 2013. Gruppi di macchie si formano quasi ogni giorno, accompagnati da protuberanze, brillamenti, tempeste di vento solare e talvolta lanci nello spazio di caldissima materia della corona (CME, coronal mass ejection). Quello in corso è il 24° ciclo solare da quando esistono osservazioni regolari. Ha incominciato a manifestarsi timidamente, dopo una breve falsa partenza e una delle più lunghe assenze di macchie dell’ultimo secolo. Nel 2008 il Sole si è mostrato privo di macchie per 266 giorni e nel 2009, da gennaio al 20 maggio, sono passati 115 giorni senza alcun segno di attività. Un minimo solare ha in media 485 giorni senza macchie, ma questa volta siamo arrivati a circa 700. Un po’ troppo frettolosamente, qualcuno parlava già di un nuovo “minimo di Maunder”, quello che tra il Seicento e il Settecento coincise con la “piccola era glaciale”.