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Gelidi geyser zampillano su Europa36
Gelidi geyser zampillano su Europa
Mario Di MartinoPoderosi getti di vapore di acqua gelata salgono fino a circa 200 km sulla superficie della luna ghiacciata di Giove. Individuati in immagini riprese dal Telescopio Spaziale Hubble, sono un altro forte indizio che sotto la crosta del satellite si nasconda un vasto oceano
Dopo Enceladus (piccola luna di Saturno), Io (satellite di Giove scoperto da Galileo) e Tritone (satellite principale di Nettuno) anche Europa, un’altra delle quattro lune galileiane di Giove, mostra dei chiari segni di attività che denunciano la presenza di un interno dinamico. La notizia della scoperta di vapore acqueo, rilasciato probabilmente da geyser che fuoriescono da una regione prossima al Polo Sud di questa luna gioviana e osservati dal Telescopio Spaziale Hubble (HST), è stata annunciata nel corso del meeting annuale dell’American Geophysical Union tenutosi recentemente a San Francisco.
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Nane brune, cioè diversamente stelle40
Nane brune, cioè diversamente stelle
Beatrice Bucciarelli, Richard L. SmartPiccole, fredde, compatte e numerosissime, simili per certi versi a pianeti giganti, sono così interessanti da aver conquistato la ribalta della scena astronomica. A Torino in marzo se ne parlerà in un convegno internazionale, aspettando i dati di “Gaia”
Vagando per la Galassia, la probabilità di imbattersi in una nana bruna sarebbe paragonabile a quella di incontrare una normale stella; eppure, benché la teoria ne avesse previsto l’esistenza già negli anni ‘60, la prima scoperta è arrivata soltanto nel 1995, ma da allora altre ne sono seguite a ritmo incalzante.
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Marte fu una culla di semplici forme di vita44
Marte fu una culla di semplici forme di vita
Mario Di MartinoIl rover della Nasa “Curiosity” ne avrebbe trovato la prova esplorando i sedimenti di un lago esistito 3,6 miliardi di anni fa. L’ambiente in quel tempo lontano avrebbe potuto accogliere batteri chemiolitoautotrofi, tuttora esistenti sulla Terra
Nuove e importanti prove della presenza su Marte di abbondanti quantità di acqua sono venute dai dati raccolti dal rover Curiosity. Questo robot della NASA ha infatti scoperto quelle che sembrano essere le tracce di un lago d’acqua alimentato da fiumi che scorrevano in superficie e nel quale erano presenti elementi prebiotici essenziali per lo sviluppo della vita: carbonio, idrogeno, zolfo, azoto e fosforo. Questo vasto lago sarebbe esistito sul pianeta rosso circa 3,6 miliardi di anni fa e avrebbe avuto una durata di decine o forse centinaia di migliaia di anni.
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Il Sole è pigro. Cambierà il clima?49
Il Sole è pigro. Cambierà il clima?
Giordano CevolaniUn rebus tra riscaldamento o raffreddamento globale. L’attività dell’uomo che fa aumentare i gas serra forse è contrastata da meccanismi astrofisici e geofisici non ancora abbastanza conosciuti. La tesi di studiosi che si oppongono alla maggioranza della comunità scientifica
Ci domandiamo con sempre maggiore insistenza come difenderci dalle bizzarrie del clima e dalle conseguenze dei cambiamenti climatici che sono sotto gli occhi di tutti e che incidono profondamente sulla nostra esistenza. La variabilità del clima è una costante sfida per la scienza che, solo attraverso uno sforzo congiunto multidisciplinare, può trovare la chiave d’accesso alla sua prevedibilità. La ricerca scientifica, grazie all’apporto della geofisica e della geologia, ha potuto recentemente ricostruire in modo attendibile l’andamento del clima nell’antichità e segnatamente nel corso della nostra civiltà storica, ma questi avanzamenti sono stati conseguiti grazie anche al considerevole apporto di nuove conoscenze in ambito astronomico ed astrofisico.
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Principe degli astronomi o ladro di dati altrui?56
Principe degli astronomi o ladro di dati altrui?
Gabriele VaninIl dubbio riguarda Tolomeo e il suo “Catalogo stellare”, che avrebbe rubato a Ipparco. Ricostruendo nel suo ultimo libro l’origine delle costellazioni, Vanin affronta la controversa questione
Della vita di Claudio Tolomeo sappiamo poco. Non conosciamo con precisione neppure il luogo di nascita (forse Tolemaide Ermea, nella Tebaide). Come estremi cronologici possiamo fissare all’incirca il 100 e il 170 d.C. Dal nome Tolomeo si può desumere che fosse un egiziano discendente da antenati greci o comunque ellenizzati, mentre il prenome Claudio indica la cittadinanza romana, forse acquisita come concessione a un suo avo dall’imperatore Claudio o Nerone.
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Sui mari del cosmo con Margherita Hack63
Sui mari del cosmo con Margherita Hack
Conrad A. BohmSorto nell’Ottocento dalla marineria austroungarica, l’Osservatorio di Trieste si è imposto come polo importante nell’astrofisica stellare, nella cosmologia e nello studio di nuove tecniche strumentali e informatiche. Oggi sviluppa numerosi programmi di ricerca internazionale. E consolidate iniziative di divulgazione astronomica
A qualche mese dalla scomparsa di Margherita Hack, che per tanti anni lo diresse, ripercorriamo la storia e le vicende scientifiche dell’Osservatorio astrofisico di Trieste. Insediato in due comprensori del centro storico cittadino e una sede osservativa nella frazione di Basovizza, l’Osservatorio conta oggi sull’opera di una trentina di ricercatori affiancati da un pari numero di impiegati tecnici e amministrativi nonché da un certo numero di laureati assunti a tempo determinato.
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I raggi cosmici fabbricano nuvole70
I raggi cosmici fabbricano nuvole
Giulia Alice FornaroUn esperimento al CERN cerca di scoprirlo utilizzando la camera a vuoto più sterile al mondo. CLOUD, raffinato simulatore dei processi che portano ai sistemi nuvolosi, finora ha dato una risposta negativa
Ispirano poesie e domande... ma di cosa sono fatte le nuvole? Come si formano? Bianche, azzurre, grigie, rosa. Capaci di disegnare in cielo figure fiabesche e suggestive, sono anche importanti protagoniste nella regolazione del clima terrestre: riflettendo verso lo spazio la luce del sole sono in grado di raffreddare il suolo terrestre sottraendo fino a 30 watt per metro quadrato. Le attività umane, invece, lo scaldano fino a 1,5 watt. Sembra facile dire di cosa sono fatte: goccioline d’acqua sospese in cielo. Eppure la scienza non è ancora in grado di spiegare il loro processo di formazione e quale ruolo abbiano sul clima.