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In viaggio da 10 anni, “Rosetta” vede la meta38
In viaggio da 10 anni, “Rosetta” vede la meta
Cesare Barbieri, Monica LazzarinLa navicella europea incontrerà la cometa Churyumov-Gerasimenko nel mese di luglio. Perfetto il “risveglio” degli strumenti scientifici dopo quasi tre anni di ibernazione. Gli eccezionali risultati di OSIRIS, a 10 anni dal lancio
Il 20 gennaio 2014, alle ore 10 UT, “Rosetta” si è regolarmente risvegliata da un lungo “sonno” iniziato nel giugno 2011 (v. “le Stelle” n. 128, p. 26). In quel momento la sonda era un po’ all’interno dell’orbita di Giove, dopo aver superato il suo afelio lungo un’orbita pressoché parallela a quella del suo bersaglio, la cometa Churyumov-Gerasimenko, o più brevemente C-G 67/P. Ancora oggi (è la fine di marzo), il traguardo di questa cometa è piuttosto lontano, ma la distanza si ridurrà a poche decine di chilometriverso la fine di luglio.
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Monopoli magnetici, in natura e in laboratorio45
Monopoli magnetici, in natura e in laboratorio
Piero GaleottiQuelli naturali avrebbero un ruolo fondamentale in cosmologia, ma probabilmente non sono presenti nel nostro universo. Sembra invece che quelli sintetici siano stati recentemente prodotti all’Amherst College in Massachusetts
Qualche settimana fa la rivista Nature ha annunciato che nel laboratorio americano dell’Amherst College in Massachusetts sono state prodotte cariche magnetiche isolate, ossia particelle con un singolo polo magnetico e non, come accade in ogni comune calamitao anche nel nostro pianeta, oggetti con entrambi i poli, un polo nord e un polo sud.
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Monopoli magnetici, fantasmi del Big Bang48
Monopoli magnetici, fantasmi del Big Bang
Luisa SpairaniPrevisti dalla teoria, per adesso risultano inafferrabili anche con gli esperimenti più raffinati, come MACRO (Gran Sasso) e SLIM (Chacaltaya, Bolivia). Eppure all’origine dell’universo queste particelle dovevano esistere. La speranza è quindi riposta in osservazioni cosmologiche
“Carneade. Chi era costui?” Così, nei “Promessi sposi”, Don Abbondio si chiede con aria perplessa di fronte al nome di questo personaggio incontrato casualmente in un libro. E da allora si indicano con questo nome le persone sconosciute. La stessa perplessità vidi nel volto di un brillante ricercatore di un famoso istituto di ricerca americano, il Massachussets Institute for Technology (MIT) vicino a Boston, quando gli parlai di monopoli magnetici. Incredulo, si informò e scoprì che esistono: almeno in teoria.
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I pulsar di Fermi52
I pulsar di Fermi
Patrizia CaraveoLa missione Fermi si è rivelata una straordinaria macchina per studiare l’emissione gamma dalle stelle di neutroni
Se pensiamo che, prima del lancio del satellite Fermi, due mani bastavano per contare tutti i pulsar gamma noti, capiamo immediatamente che la crescita di questi ultimi cinque anni è stata sorprendente: l’ultimo censimento ne conta ben 151.
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Tante stelle neonate spiate al telescopio56
Tante stelle neonate spiate al telescopio
Daria GuidettiStudiare la formazione stellare nella banda elettromagnetica delle onde radio permette di sondare a fondo i segreti delle galassie starburst, quelle con una altissima “natalità”
Quando ero piccola, in un vecchio libro di astronomia mi colpì questa frase: “Polvere eri e polvere ritornerai: ma si erano dimenticati di dirmi che si trattava di polvere di stelle”. Già, perché secondo la teoria più accreditata, le culle delle stelle sono proprio nubi polverose. Naturalmente, non sono nubi nel senso terrestre, cioè contenenti minuscole gocce di acqua, bensì agglomerati di molecole, gas rarefatto (soprattutto idrogeno) e polvere finissima, i cui granelli sono talmente minuscoli da risultare invisibili ai nostri occhi.
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Il telescopio dei “canali” cerca uno sponsor63
Il telescopio dei “canali” cerca uno sponsor
Piero BianucciGià restaurati il tubo e la colonna del rifrattore Merz-Repsold da 49 centimetri che Schiaparelli usò per lo studio di Marte. Ora servirebbero 25mila euro per realizzare l’obiettivo. Collaborano l’Osservatorio di Brera e le associazioni di volontari ArassMirasole. Forse lo vedremo all’Expo 2015
Rivivrà il telescopio rifrattore da 49 centimetri che Giovanni Virginio Schiaparelli puntò su Marte dai tetti di Brera con la speranza di risolvere l’enigma dei “canali”. O meglio: rivivrà se, approfittando della visibilità offerta dall’Expo 2015, si troverà uno sponsor disposto a finanziare la ricostruzione dell’obiettivo. L’investimento, tutto sommato, è modesto: soltanto 25mila euro.
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Le ombre di Platone svelano mondi alieni66
Le ombre di Platone svelano mondi alieni
Roberto RagazzoniUna batteria di 34 telescopi in orbita in un Punto di Lagrange sarà la nuova frontiera della caccia agli esopianeti. Oggi ne conosciamo quasi 2000 ma probabilmente sono miliardi. Per un censimento che cominci ad avere una parvenza di completezza almeno nei dintorni del Sole, l’Agenzia Spaziale Europea ha selezionato la missione PLATO. Il lancio è previsto per il 2024. Vi racconto come è nato il suo “occhio”
Si chiama PLATO, come il grande filosofo greco. È la scommessa dell’Agenzia Spaziale Europea nel grande gioco della ricerca di pianeti abitabili intorno ad altre stelle. Mancano dieci anni al lancio, ma non è mai troppo presto per andare alla scoperta del futuro. Come sempre, però, è necessario partire dal presente. Anzi, dal passato prossimo. Se volete, vi accompagno in questa avventura che mi vede direttamente coinvolto.
Le Stelle nr. 130 Maggio 2014
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