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Un fazzoletto di cielo per capire l’universo38
Un fazzoletto di cielo per capire l’universo
Marisa BrienzaI risultati di COSMOS, grande studio statistico su tutti gli oggetti contenuti in 2 gradi quadrati presso l’equatore celeste. Mille ore di osservazioni ottiche con il telescopio Hubble e studi in tutte le altre bande elettromagnetiche per comprendere la formazione e l’evoluzione delle galassie. Un viaggio nel tempo mai tentato prima, ricco di risposte e nuove domande
Che idea si farebbe della popolazione umana un extraterrestre se atterrasse dentro un asilo nido? Probabilmente dedurrebbe che la maggior parte degli uomini è di piccola statura e che la metà di essi non sa stare su due piedi. L’errore che commetterebbe risiede ovviamente nell’aver tratto conclusioni troppo generali da un unico piccolo campione osservato. Questo stesso rischio corre un astronomo che esplora il cielo cercando di scoprirne i misteri più nascosti. Il pericolo è sempre quello di astrarre teorie generali sulla base di osservazioni di oggetti eccezionali senza rendersene conto.
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Marte: mille in lista di attesa42
Marte: mille in lista di attesa
Giancarlo GentaSono gli aspiranti astronauti selezionati su 200.000 concorrenti dalla olandese Mars One, che punta a portare 4 uomini sul pianeta rosso nel 2025 (senza biglietto di ritorno). Come si prospetta il futuro dell’esplorazione spaziale? Sarà pubblico o privato?
L’epoca d’oro dell’esplorazione spaziale, quando i successi si susseguivano a distanza ravvicinata sino allo sbarco di 12 astronauti sulla Luna in sei missioni distinte, si è ormai conclusa da una quarantina di anni. Negli ultimi tempi si è parlato spesso di una ripresa dell’esplorazione e sono state eseguite importantissime missioni robotiche su Marte, su alcuni asteroidi e all’estremo limite del Sistema solare. Ma obiettivi, che quarant’anni fa sembravano a portata di mano, come una base sulla Luna e l’invio di una spedizione umana su Marte, continuano a slittare verso un futuro sempre più lontano.
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In Cile si apre l’occhio che vedrà le altre terre48
In Cile si apre l’occhio che vedrà le altre terre
Matteo AlberiÈ “SPHERE”, un insieme di strumenti progettati per distinguere esopianeti fino a diecimila volte più deboli delle stelle intorno a cui orbitano. In queste settimane incominciano i test all’Osservatorio Australe Europeo. Collaborano 11 istituti di 5 Paesi, l’INAF in prima fila
Negli ultimi vent’anni abbiamo assistito, quasi increduli, alla scoperta di più di 1700 pianeti orbitanti intorno a stelle diverse dal Sole (v. “le Stelle” n. 130, pp. 20-21). Dopo secoli di speculazioni filosofiche e scientifiche, sappiamo finalmente che gli “infiniti mondi” immaginati da Giordano Bruno esistono davvero. Se ne discuteva dai tempi di Democrito, 400 anni prima della nascita di Cristo, ma una prima svolta nel lungo dibattito arrivò solo nel 1984, quando fu identificato un disco protoplanetario (un insieme di frammenti da cui si origineranno i pianeti) attorno alla stella β Pictoris.
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L’archeoastronomo oggi vola sui satelliti52
L’archeoastronomo oggi vola sui satelliti
Adriano GaspaniLe moderne tecniche utilizzabili nello studio dei siti di rilevanza astronomica: il sistema GPS per determinare coordinate e angoli con estrema precisione, telerilevamento fino alla risoluzione di 50 centimetri
Una quindicina di anni fa mi resi conto che gli archeoastronomi applicavano metodologie di rilievo dei siti che, seppure perfettamente valide, trascuravano le moderne tecnologie e praticamente non tenevano in alcun conto le opportunità offerte dalla tecnologia spaziale. Decisi quindi di porre rimedio a questa situazione adottando, in fase sperimentale, queste nuove tecnologie e applicandole all’archeoastronomia, se non altro con lo scopo di determinare i reali vantaggi offerti dalla tecnologia spaziale e di scoprirne gli eventuali svantaggi.
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Radio Universo: mezzo secolo di ascolto60
Radio Universo: mezzo secolo di ascolto
Luigina Feretti - Giancarlo SettiA Bologna l’Istituto di Radioastronomia festeggerà in ottobre il cinquantesimo compleanno della pionieristica Croce del Nord realizzata da Marcello Ceccarelli. Le grandi parabole di Medicina, Noto e San Basilio (Cagliari). Un posto di prima fila nella rete mondiale di radio-interferometria. Verso SKA, colossale radiotelescopio internazionale
L’Istituto di Radioastronomia (IRA) dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) si occupa di studi radioastronomici, cioè della ricezione e analisi delle onde elettromagnetiche emesse dai corpi celesti su frequenze comprese tra circa 30 MHz e 300 GHz. L’IRA è la struttura che, fin dalla sua fondazione, ha rappresentato la radioastronomia italiana all’estero ed è riconosciuta a livello internazionale come il centro di ricerca scientifica, sviluppo tecnologico, osservazione e servizi per la radioastronomia in Italia.
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Il sasso di Albareto tra scienza e paura67
Il sasso di Albareto tra scienza e paura
Giordano CevolaniIl gesuita Domenico Troili ci ha tramandato la più antica cronaca “scientifica” della caduta di una pietra spaziale. Ma non potendo credere a un evento così stravagante le attribuì una origine vulcanica. Una condrite di 12 kg precipitata il 6 giugno 1766
Il nome di uno dei minerali più comuni delle meteoriti - la troilite, un solfuro di ferro - è dedicato a un italiano noto tra i mineralogisti di tutto il mondo come il primo ad aver descritto in modo rigoroso la caduta di un sasso dall’aria. Questo sasso è una meteorite caduta ad Albareto il 6 luglio 1766, e la troilite, prende il nome dal padre gesuita Domenico Troili, a quel tempo custode della Biblioteca Estense di Modena.
Le Stelle nr. 132 Luglio 2014
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In Cile si apre l’occhio che vedrà le altre terre48
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Radio Universo: mezzo secolo di ascolto60
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