Nuovo Orione nr. 257
Ottobre 2013
In edicola dal 26 Settembre
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Il cielo di Saint-Barthélemy24
Il cielo di Saint-Barthélemy
Piero StroppaNei tre giorni del tradizionale Star Party di settembre la località valdostana è stata la capitale dell’astronomia amatoriale italiana
“Il cielo di Saint-Barthélemy, bello quando è bello”, avrebbe detto il Manzoni. E quando il tempo è brutto? Beh, si salva lo stesso, in fondo. Infatti, il maltempo annunciato (e puntualmente arrivato) non ha frenato gli astrofi li che sono saliti in massa da venerdì 6 a domenica 8 settembre fino ai 1625 m slm della frazione Lignan di Nus, in Val D’Aosta, in occasione della XXII edizione dello storico Star Party di Saint-Barthélemy, un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati di astronomia.
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Si può osservare la luce zodiacale dall’Italia?26
Si può osservare la luce zodiacale dall’Italia?
Lorenzo ComolliUna piramide di luce che richiede davvero cieli perfetti: vediamo come e dove si può individuare dal nostro Paese
Alzino la mano gli astrofi li che hanno osservato la luce zodiacale!
Qualcuno c’è, ma sono pochi, e questo perché il fenomeno è davvero diffi cile da scorgere nei cieli inquinati di un Paese densamente popolato come l’Italia, anche quelli di montagna ritenuti ottimi. Eppure, da cieli davvero perfetti, come erano anche i nostri fino a un secolo fa, la luce zodiacale è un fenomeno evidentissimo, impossibile da non vedere con facilità.
Quando i nostri antenati la osservavano al mattino, la chiamavano “falsa alba”, perché arrivava molto prima della vera alba. Siccome la parte più luminosa si trova bassa sull’orizzonte, e siccome anche dai nostri cieli “bui” di montagna l’orizzonte difficilmente sarà privo di luci di lontane città, la luce zodiacale viene cancellata e dispersa nel chiarore artificiale.
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Scrutando la superficie della Luna32
Scrutando la superficie della Luna
Walter FerreriRivolgiamo il nostro sguardo al nostro grande satellite naturale, ricco di formazioni interessanti e facili da osservare
Dopo le prime sei puntate di questa rubrica, dedicate dalla Terra, e usciti dall’atmosfera – anzi, dalla magnetosfera – terrestre, possiamo fi nalmente avventurarci nello spazio. E il primo astro che incontriamo, perché (quasi sempre) il più vicino alla Terra, è il nostro grande satellite naturale: la Luna.
Qui ne parliamo dal punto di vista scientifico e quindi secondo delle vedute prosaiche, lasciando ai poeti l’aspetto romantico, pur non essendo insensibili all’incanto di una notte di plenilunio e allo spettacolo di un paesaggio visto sotto la luce lunare. Del resto, anche quando osserviamo la Luna al telescopio, non è possibile sottrarci al fascino
degli spettacoli che l’osservazione esercita su di noi. È una sensazione che non si può descrivere e che si può assaporare solamente quando si avvicina l’occhio all’oculare di uno strumento puntato sul nostro satellite.
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Riprendere il cielo con una videocamera astronomica35
Riprendere il cielo con una videocamera astronomica
Rod MolliseGrazie alle tecniche di AstroVideo, potete far compiere dei passi da gigante alle prestazioni del vostro telescopio.
Alcuni anni fa, l’avvicinarsi di un mio compleanno mi ha fatto sentire fi losofi co, non solo per la vita in generale, ma anche per la “mia” astronomia amatoriale. Fino a quale distanza ero riuscito a osservare? Che cosa c’è veramente nello spazio profondo?
Avevo osservato oggetti incredibili ma mi sentivo come se avessi solo scalfi to la superficie dell’Universo. Non volevo più dare solo un altro sguardo agli stessi vecchi ammassi o alle nebulose e alle galassie, volevo scavare in profondità e vedere cosa c’è al di là dei luminosi “pezzi da novanta”.
Come avrei potuto farlo?
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Arriva la Cometa ISON!40
Arriva la Cometa ISON!
Walter FerreriC’è una grande attesa per la C/2012 S1, che si avvia a diventare visibile anche a occhio nudo
Ormai manca poco allo show che dovrebbe produrre il passaggio vicino al Sole della cometa C/2012 S1 o cometa ISON: il suo culmine è previsto per dicembre ma iniziamo a parlarne ora poiché la cometa ha ormai raggiunto la soglia di visibilità con i binocoli e non manca molto a quando dovrebbe essere percepibile anche a occhio nudo.
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Il campo magnetico più intenso dell’Universo42
Il campo magnetico più intenso dell’Universo
Antonio Lo CampoUn stella da record e una misura da primato: un grande successo della scienza italiana ed europea
La si può considerare come la calamita cosmica più potente mai scoperta nell’Universo. Si tratta di una piccola stella a neutroni, SGR 0418+5729, che si trova a 6500 anni luce dalla Terra nella costellazione della Giraff a. È stata scovata dal satellite XMMNewton dell’Agenzia Spaziale Europea. Lo studio di questa stella esotica è stato eseguito tramite un sofi sticato strumento (ideato e parzialmente realizzato in Italia) che si trova a bordo del satellite e grazie al lavoro di un gruppo di dodici astronomi appartenenti a istituzioni italiane e di altri Paesi europei: Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia, Istituto Nazionale di Astrofi sica, Università di Padova, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, University College di Londra, CEA francese, Institut de Ciencies de l’Espai di Barcellona.
I risultati degli studi effettuati dal team di ricercatori italiani sono stati pubblicati sul periodico britannico Nature dello scorso 15 agosto.
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Astronomi sempre al buio con la rete LCOGT44
Astronomi sempre al buio con la rete LCOGT
Cameron WalkerLas Cumbres Observatory Global Telescope, la rete di telescopi più ambiziosa al mondo, ben presto terrà gli astronomi al buio per tutto il giorno.
L’imperatore Carlo V si vantava di possedere un impero in cui il Sole “non tramontava mai”. Gli astronomi, al contrario, desidererebbero un mondo in cui il Sole non sorga mai. E questo desiderio sta per avverarsi. Tre telescopi che stanno imboccando la strada per il Cile entreranno presto a far parte di un network il cui scopo è proprio quello di “impedire” al Sole di sorgere. Per gli astronomi, l’alba che arriva significa di solito che sta per terminare la possibilità di studiare una supernova o un pianeta. Ma una rete di telescopi distribuiti in tutto il mondo promette di mantenere al buio gli osservatori per 24 ore al giorno.
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Montatura Sky-Watcher AZ-EQ6 GT50
Montatura Sky-Watcher AZ-EQ6 GT
Federico ManziniSky-Watcher è una ditta presente sul mercato ormai da molti anni. Basta fare un giro sui siti web che le dedicano spazio per accorgersi di quanto materiale viene prodotto con questo marchio! Dai telescopi newtoniani agli oculari, dai rifrattori alle montature.
Fra i siti web dedicati, ve n’è uno che viene tradotto in italiano (www.skywatchertelescope.net), a dimostrazione di come il nostro mercato di apparecchiature astronomiche sia ritenuto importante.
Per chi poi volesse studiare il mondo SW, consiglio di navigare per questi tre siti, dove la fantasia potrà veramente volare:
Non ci si dimentichi anche www.auriga.it e www.celestron.com, la famosissima ditta americana che nel 2005 è stata acquistata da SW Technology Corporation (Delaware, USA), affiliata della cinese Synta Technology Corp. con sede a Taiwan.
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Rifrattore Sky-Watcher BK 709 EQ156
Rifrattore Sky-Watcher BK 709 EQ1
Walter FerreriSpesso, quando si parla di strumenti entrylevel, si pensa a strumenti economici di uso semplice e dalla resa, ben che vada, “sufficiente”. Questo modo di vedere corrisponde abbastanza bene alla realtà ma c’è un punto sul quale, a nostro avviso, occorre prestare attenzione: la qualità del prodotto.
Siamo assolutamente d’accordo sul fatto che uno strumento “d’ingresso” debba essere economico e facile da usare, ma siamo altrettanto fermamente convinti che la qualità sia perlomeno decorosa. Un apparecchio scadente, con le delusioni che provoca, fa correre il rischio di allontanare defi nitivamente dall’astronomia giovani che altrimenti potrebbero divenire grandi osservatori o perfi no validi professionisti.