Instruments News a cura di Giuseppe Donatiello
Prima del 30/03/2016 a cura di Giancarlo Calzetta
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04/04/2017 - Losmandy montatura equatoriale GM811
Losmandy montatura equatoriale GM811
La statunitense Losmandy ha annunciato la nuova montatura equatoriale GM811. LaGM811 si propone come un ammodernamento della nota G-11 della quale eredita il design e le principali soluzioni meccaniche che l’hanno fatta stimare in tutto il mondo per le qualità di solidità e precisione.
La GM811 mantiene lo standard di qualità nella lavorazione, ottenuta mediante macchine CNC, partendo da blocchi in alluminio e acciaio, così come l’anodizzazione nera delle parti. L’asse AR utilizza una ruota dentata con diametro di ben 142 mm dotata di 360 denti e sorretta da albero di acciaio inox da 31.8 mm all’interno del quale può essere alloggiato il cannocchiale polare opzionale. L’asse di declinazione impiega invece una ruota dentata da 71.4 mm con 180 denti sempre con asse d’acciaio da 31.8 mm
Il peso della testa priva di asta contrappesi è di 12Kg per una capacità di carico circa doppia.
Per la parte elettronica, la nuova montatura si avvale del sistema Gemini 2 GoTo dotato di controllercon schermo a colori touch, da cui eseguire le impostazioni di tutte le funzioni e la gestione ingressi presenti sulla centralina. L’elettronica non richiede PC esterno di servizio ed è deputata al controllo della movimentazione assi, la correzione del PEC e compensazione dei backlash, la selezione dell’emisfero e il controllo delle porte per autoguida, USB ed ethernet per le varie connessioni. Nel database sono archiviati le coordinate e i dati essenziali per 40.000 oggetti celesti richiamabili a piacimento dall’utente, mentre la connessione Internet permette l’aggiornamento firmware. Il treppiede in alluminio è lavorato anch’esso mediante macchine CNC ed è regolabile in altezza tra 27 e 52 pollici dal suolo per un peso di 7 Kg. L’alimentazione è in corrente continua 12-18 V.
La nuova GM811 sarà a breve disponibile preso i rivenditori italiani del marchio.
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29/03/2017 - TecnoSky Astro PC e Astro PC pro
TecnoSky Astro PC e Astro PC pro
Che l’informatica abbia ormai un ruolo considerevole nella strumentazione astronomica non è certamente una novità e l’analisi del mercato in tale ambito non può essere più trascurata. Per ovvie ragioni, è opportuno seguire pure l’ambiente dell’elettronica e i suoi sviluppi e non mancheremo d’informare i lettori segnalando novità interessanti e utili per i nostri scopi. Ciononostante, non mancano dispositivi informatici pensati proprio per l’esclusivo uso astronomico come l’Astro PC Tenosky: un mini computer, assemblato e configurato, per controllare sia il telescopio sia le periferiche di acquisizione sul campo o in osservatorio, proposto in due versioni.
La versione base, Astro PC, viene incontro alle esigenze dell’astrofilo offrendo differenti connessioni e l’accesso a Internet, il tutto in un contenitore di alluminio dalle ridotte dimensioni, pari a 134x126x39 mm, e un peso di appena 650 g. Non utilizza ventole e si avvale di raffreddamento passivo per dissipare il calore prodotto dalla CPU Intel Celeron N3160 Quad Core 1.6 GHz/2.24 GHz, 2MB cache e 4GB di RAM. Come memoria di massa utilizza 64 GB a stato solido in luogo di un comune HD.
Sullo scafo trovano posto 2 porte USB 3.0, 2 USB 2.0, 2 porte COM, 2 porte HDMI e un sistema WiFi 300M con due antenne.
Grazie a tali caratteristiche hardware sarà possibile collegare agevolmente camere di ultima generazione, ruote filtri, focheggiatori elettrici nonché eseguire tutti i controlli delle montature GoTo. La connessione LAN permette la connessione a Internet e quindi anche il controllo remoto dopo opportuna configurazione. L’alimentazione è esterna a 12V e richiede 3.5 Ampere.
La versione Astro PC Pro mantiene le medesime caratteristiche in uno scafo di 230x150x50 mm e un peso di 1500 g in cui trovano posto una CPU Intel i5 3317u 1.70 GHz/2.60 GHz 3MB di cache, ben 4 porte USB 3.0, 4 USB 2.0, 4 COM, 2 LAN, 1 HDMI e 1 VGA, per un consumo di 4.5 ampere.
Entrambe le versioni adottano come sistema operativo Windows 10 Pro in prova 30 giorni già installato oppure con sticker di licenza OEM utilizzabile solo sulla macchina fornita a un prezzo maggiorato.
Astro PC e Astro PC Pro sono offerti rispettivamente a 399 e 499 euro presso TecnoSky.
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26/03/2017 - Collimatore ArteSky Laser 31.8 a 7 posizioni
Collimatore ArteSky Laser 31.8 a 7 posizioni
Le prestazioni complessive di uno strumento sono direttamente condizionate, oltre che dalla correzione ottica, dalla perfetta collimazione dei vari elementi. Il controllo della collimazione è un’operazione di routine che ogni astrofilo deve saper verificare ed eseguire correttamente, rendendosi necessaria per alcuni strumenti anche con una certa frequenza. Una volta acquisite le nozioni teoriche, all’atto pratico la collimazione può rivelarsi un’operazione delicata e in alcuni casi anche critica, perciò uno strumento che ne renda più agevole e veloce l’esecuzione diventa desiderabile. Per tale operazione vengono in aiuto dei semplici ed efficaci accessori: i collimatori.
Tra i vari presenti sul mercato, ArteSky propone adesso nel suo catalogo un nuovo collimatore laser particolarmente pratico e funzionale allo scopo, anche con strumenti aperti sotto f/4 e, soprattutto, dal costo molto concorrenziale rispetto a prodotti analoghi.
Il dispositivo è costruito completamente in metallo e mantiene la collimazione del laser a lungo con possibilità di essere ripristinata qualora fosse necessario. La visione del fascio laser di ritorno è a 45° e permette di verificare la posizione sul pattern in maniera comoda con possibilità di poter variare anche l’intensità sino a sette livelli. Il barilotto da 31.8 mm è abbastanza lungo da impedire giochi o flessioni quando sia inserito nel focheggiatore dello strumento da controllare.
Il collimatore laser di ArteSky a 7 posizioni (in foto mostrato con un adattatore da 2”) è in vendita a soli 49 euro.
Altre informazioni sul sito www.telescopi-artesky.it
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22/03/2017 - iOptron SkyGuider Pro
iOptron SkyGuider Pro
Non paghi del recente SkyTracker Pro, in casa iOptron approda adesso il nuovo SkyGuider Pro. Nei confronti della versione precedente, questa nuova dell’astroinseguitore si presenta più leggera, precisa, con batteria al litio ricaricabile e con l’utilissima porta autoguida ST4.
Al pari dello SkyTracker Pro, SkyGuider Pro si propone con dimensioni veramente contenute e tali da stare sul palmo di una mano per un peso di appena 1 Kg (1.4 Kg con testa equatoriale), ma ciononostante capace di reggere carichi sino a circa 5 Kg se abbinato al braccio con contrappeso in dotazione.
Il kit con cui è fornito, contempla un funzionale braccio di declinazione rotabile con cui bilanciare al meglio la fotocamera. Mediante il morsetto opzionale, in luogo della fotocamera può essere sorretto anche un piccolo tubo ottico, trasformando l’inseguitore in un’agile montatura equatoriale.
L’elettronica fornisce 4 velocità d’inseguimento: siderale, ½ siderale per paesaggi notturni, lunare e solare asservita da autoguida con protocollo ST4. Oltre alla velocità d’inseguimento, il dispositivo dispone di una strabiliante 144x per puntare gli oggetti con precisione e perfezionare l’inquadratura senza allentare le frizioni di blocco. L’alimentazione è garantita da un’efficiente batteria al litio interna, ricaricabile mediante una presa esterna mini-USB, che assicura sino a circa 20 ore d’inseguimento ininterrotto.
La dotazione prevede il supporto equatoriale e il cannocchiale polare illuminato AccuAlign. Il treppiede non è incluso nel kit e deve essere acquistato separatamente. Il prezzo del kit è di 529 euro presso TecnoSky.
Altre info su http://shop.tecnosky.it/
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19/03/2017 - TS Optics riduttore 0.67x CCD47
TS Optics riduttore 0.67x CCD47
I recenti sensori di grandi dimensioni stanno dando rilancio ai riduttori di focale e diversi costruttori ne stanno introducendo di nuovi nei rispettivi cataloghi. Un riduttore di focale permette di portare uno strumento a focale equivalente più corta, quindi a luminosità più elevata con coerente riduzione dei tempi esposizione e al contempo acquisire campi maggiori.
Tra i vari, TS Optics propone un modello denominato CCD telecompressor CCD47 con fattore di moltiplicazione 0.67X e apertura libera di 44 mm, specificamente progettato per rendere al meglio in strumenti a riflessione e rifrazione con rapporto focale da f/18 sino a f/8 anche se già spianati, come nel caso di alcune configurazioni catadiottriche quali Celestron EHD e Meade ACF nonché i Ritchey-Chrétien.
L’ottica si abbina a tutti i focheggiatori da 2” e dispone di filettatura M48x0.75 a valle verso la camera di ripresa, lavorando al meglio a una distanza di 85 mm dal sensore esibendo un campo di piena luce pari a 29 mm, perciò destinato all’impiego con sensori nel formato massimo APS-C. Nel lato a monte è ricavata una filettatura per accogliere i filtri da 2”.
Il prezzo del CCD telecompressor CCD47 è di 195 euro presso ArteSky. Maggiori informazioni sul sito: www.telescopi-artesky.it
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08/03/2017 - Diagonali TecnoSky dielettrici da 2' e 1.25” CF
Diagonali TecnoSky dielettrici da 2' e 1.25” CF
Nelle configurazioni ottiche a fuoco posteriore il deviatore a 90° ricopre un ruolo quasi indispensabile per assumere una posizione comoda durante l’osservazione visuale e, non da meno, pure utile per focalizzare in certi strumenti con una più vantaggiosa escursione, come per molti rifrattori a corto fuoco. Ne consegue che la qualità di tale accessorio non può essere grossolana perché ogni riflessione introduce un certo decadimento sul fronte d’onda e perciò la lavorazione deve essere almeno pari a quella delle ottiche o superiore.
I nuovi diagonali con alluminatura dielettrica da 2 e 1.25' proposti da TecnoSky soddisfano compiutamente tali requisiti, garantendo una riflettanza pari al 99% della luce incidente sullo specchio lavorato con una correzione pari a 1/10 di lunghezza d’onda ptv. Il corpo è ottenuto interamente per lavorazione CNC di alluminio e fibra di carbonio ed è dotato di un comodo e preciso sistema di blocco autocentrante che richiede appena un quarto di giro per tenere saldamente anche un pesante oculare da 2”. Il diagonale da 2” è fornito di riduttore da 1.25” munito di fascia in ottone, in modo da bloccare saldamente il barilotto dell’accessorio innestato senza rigarlo. Il diagonale è proposto anche nella versione da 31.8 mm e, con un modesto sovrapprezzo, può essere richiesto anche con adattatore autocentrante.
Il prezzo in catalogo del diagonale da 2” è di 119 euro e di 65 per il modello da 1.25”, rappresentando entrambi un vantaggioso miglioramento rispetto ai diagonali standard forniti a corredo con molti strumenti.
Per tutte le informazioni si può fare riferimento al sito http://shop.tecnosky.it/
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28/02/2017 - Valigie Explorer Cases
Valigie Explorer Cases
ArteSky comunica la disponibilità nel proprio catalogo delle valigie Explorer Cases, rinomate per le indiscusse doti di robustezza e resistenza a ogni genere di agente. Queste valige sono state progettate per contenere, custodire e trasportare in totale sicurezza un ampio spettro di materiali delicati e suscettibili agli urti, tra cui ovviamente ottiche e accessori astronomici.
La produzione è completamente italiana e certificata secondo le stringenti norme IP67, DEF-STAN 81-41 (level J) e STANAG 4280 che ne attestano le proprietà ermetiche, di resistenza e qualità dei materiali. Le valigie sono realizzate ricorrendo a una struttura in polipropilene copolimero e sono tutte dotate di: chiusura di sicurezza, valvola di pressurizzazione automatica o manuale, predisposizione per doppio lucchetto, guarnizione a tenuta ermetica, manico sovradimensionato, pareti di spessore variabile da 3 a 8 mm, sistema di etichettatura esterna impermeabile. Con ogni valigia è fornita la spugna interna antiurto pre-cubettata.
Sono disponibili diversi modelli con dimensioni interne che vanno dai 190x125x85mm sino ai 445x345x190mm, in grado di soddisfare le più svariate esigenze. Per altri dettagli e prezzi: www.telescopi-artesky.it
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21/02/2017 - Importanti novità da Canon
Importanti novità da Canon
DSLR Canon 77D e Rebel T7i . Dopo aver introdotto fotocamere destinate al mercato professionale, Canon annuncia due reflex pensate per il mercato consumer amatoriale: la 77D e la Rebel T7i. Entrambe le DSLR, pur proposte come entry-level, rappresentano un concreto sviluppo nella linea Rebel, presentando elementi distintivi interessanti anche per l’astrofotografo, grazie all’adozione di sensori CMOS a basso rumore e discreta sensibilità ISO.
La 77D e laT7i mostrano di possedere in comune molte delle specifiche e caratteristiche, a iniziare dal sensore APS-C da 24,2 megapixel asservito da un processore immagine DIGIC 7. Analogamente, anche la sensibilità ISO si attesta in un range da 100-25.600 nei due modelli, così come l’impiego del medesimo sistema AF a 45 punti a croce. Durante le riprese in live view, entrambe le fotocamere utilizzano il sistema a doppio pixel CMOS AF Canon, capace di mettere a fuoco in appena 0,03 s.
Altre caratteristiche e specifiche condivise riguardano lo schermo LCD ad angolo variabile da 3 pollici, lo scatto continuo pari a 6 frame per secondo, la funzione Movie Electronic IS, video in HDR, funzione time-lapse, Wi-Fi / NFC / Bluetooth integrati.
La Canon 77D utilizza un più avanzato 7650-pixel RGB + sensore di misura IR simile a quello proposto nella recente 80D. Inoltre, la 77D è dotata di un pannello LCD sulla parte superiore che mostra le impostazioni correnti dello scatto.
Le Canon 77D e T7i saranno in vendita da aprile 2017 a un prezzo indicato rispettivamente di $ 900 e $ 750 per il solo corpo macchina.
Canon EF-S 18-55 mm f/4-5,6 IS STM. Canon ha anche presentato il suo ultimo kit obiettivo destinato alle nuove reflex, il Canon EF-S 18-55mm f/4-5,6 IS STM. Questo nuovo obiettivo è il 20% più piccolo dell’EF-S 18-55 mm f/4-5,6 e, a detta di Canon, non toglie nulla alla qualità dell’immagine. Nei confronti con il predecessore. ha il vantaggio dell’attacco STM e il sistema di stabilizzazione immagine a 4 stop. Il nuovo 18-55 mm sarà disponibile ai primi di aprile 2017 per $ 250.
Wireless Remote Control BR-E1. Canon ha inoltre annunciato il suo primo scatto remoto Bluetooth, il BR-E1. Questo nuovo telecomando consente di controllare le fotocamere sino a circa 5 m di distanza.
BR-E1 è compatibile con le nuove T7i e 77D e sarà disponibile nel mese di aprile 2017 ad appena $ 50.
Maggiori informazioni su www.canon.it/
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19/02/2017 - Ortoscopici Tecnosky Wide Field 18 mm e 25 mm 62°
Ortoscopici Tecnosky Wide Field 18 mm e 25 mm 62°
Nel catalogo di TecnoSky sono stati introdotti due nuovi oculari a schema ottico ortoscopico modificato, denominati Wide Field, in grado di coniugare il contrasto e la nitidezza delle immagini di un ortoscopico genuino alla comodità di un’elevata estrazione pupillare e di un campo apparente di ben 62°.
Per via di tali elementi distintivi, i nuovi oculari promettono grande versatilità di utilizzo sia nel planetario sia nel deep-sky a medio ingrandimento. Le focali di 18 e 25 mm si dimostrano particolarmente efficaci quando sono abbinate a configurazioni ottiche a lunga focale nativa, quali i telescopi Cassegrain e Dall Kirkham. Nel cielo profondo, invece, si tratta di due focali realmente fruibili per i medi ingrandimenti, senza dover ricorrere ai più costosi oculari grandangolari, spesso affetti da evidente curvatura di campo. Grazie al largo campo apparente piano e alla loro leggerezza, in coppia, costituiscono una valida preferenza per torrette e binoscopi.
Lo schema ottico è a quattro elementi con trattamento FMC su tutte le superfici. Entrambe le focali sono proposte a 119 € cadauna. Per maggiori informazioni, vedi: http://shop.tecnosky.it
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09/02/2017 - Metalenti: prodotta la prima lente a larga banda cromatica
Metalenti: prodotta la prima lente a larga banda cromatica
Qualche mese fa avevamo annunciato quella che era stata salutata come la più importante innovazione nell‘ambito dell’ottica applicata e della fotonica. Ci stimo riferendo alle metalenti, speciali lenti piatte in grado di focalizzare la radiazione visibile ricorrendo a uno strato di nano-pilastri in biossido di titanio, capaci di piegarsi e mettere a fuoco la luce che le attraversi. Le metalenti, messe a punto da un gruppo di ricercatori dell’Harvard John A. Paulson School of Engineering and Applied Sciences (SEAS), si sono guadagnate varie citazioni come tra le migliori scoperte e invenzioni presentate nel corso del 2016 a parere d’importanti riviste scientifiche e tecnologiche. Ma quei prototipi presentavano una forte limitazione: erano in grado di focale soltanto una determinata lunghezza d’onda, vale a dire erano lenti monocromatiche, oltre che essere di modeste dimensioni. Già nella notizia di giugno, avevamo anticipato che la ricerca era in corso, stava producendo risultati entusiasmanti e presto ci sarebbero stati importanti sviluppi. Infatti, proprio in tale specifico settore, è stato divulgato un ulteriore sviluppo con cui si rafforza la promessa di rivoluzionare l’ottica applicata nel corso dei prossimi anni.
Lo stesso team ha annunciato di aver sviluppato la prima metalente che supera il limite della monocromaticità e quindi in grado di focalizzare simultaneamente un’estesa banda di lunghezze d’onda dal blu al verde. Questo importante passo avanti, apre la strada alle prime applicazioni pratiche nell’ambito dell’imaging, della spettroscopia e del rilevamento.
Nella ricerca, pubblicata in Nano Letters [ http://pubs.acs.org/doi/abs/10.1021/acs.nanolett.6b05137 ], si spiega che una delle principali sfide per lo sviluppo delle lenti piatte a largo spettro, è stata la correzione della dispersione cromatica al pari delle lenti ordinarie in vetro, fenomeno che porta le lunghezze d’onda a essere focalizzate a distanze differenti.
'Gli obiettivi tradizionali richiedono più lenti curve per correggere le aberrazioni cromatiche, aggiungendo peso, spessore e complessità', dicono Federico Capasso e Robert L. Wallace, 'Le nostre nuove metalenti piatte sono dotate di un sistema di correzione cromatica interno per cui è sufficiente una sola lente.'
Proprio la correzione della dispersione è uno dei maggiori scopi da perseguire per procedere nella realizzazione di lenti che abbiano applicazioni commerciali in sistemi ottici, perciò ogni nuovo passo avanti allarga il campo di applicazione di tali dispositivi, anche in ambiti completamente nuovi e inesplorati con l’ottica tradizionale basata sulle lenti in vetro. Reza Khorasaninejad, ricercatore associato nel gruppo di Capasso e primo firmatario del paper, dichiara: 'Sfruttando i caratteri cromatici (delle metalenti), possiamo avere ancora più controllo sulla luce'. Nello studio pubblicato dimostriamo che con le lenti piatte acromatiche e possibile inventare un nuovo tipo di lente con dispersione cromatica inversa. Abbiamo quindi dimostrato che si può chiudere con i vincoli delle ottiche tradizionali, offrendo nuove opportunità solo limitate dalla fantasia del progettista ottico'.
Ma come si è conseguito questo nuovo traguardo?
Per progettare una lente acromatica, il team ha ottimizzato la forma, la larghezza, la distanza e l'altezza delle nano-pillars, cioè i pilastrini in biossido di titanio alla base delle metalenti, disponendoli in specifici pattern sulla lastra sottilissima di silicio. Questa particolare disposizione nella struttura permette alla metalente di focalizzare sullo stesso piano focale le lunghezze d'onda da 490 a 550 nm, ovvero dal blu al verde, senza alcuna dispersione cromatica.
'Questo metodo permette di progettare vari componenti ultrasottili dotati delle prestazioni desiderate', commenta Zhujun Shi, PhD student presso il Capasso Lab e co-autore dello studio pubblicato. Questa piattaforma è basata sul singolo passaggio di stampa ed è predisposta per la produzione in massa mediante la tecnica di nano-imprinting. Nel frattempo l’Harvard’s Office of Technology Development ha depositato domanda di brevetto per un certo numero di lenti piane lavorando a stretto contato con il gruppo di Capasso per promuovere la produzione e commercializzazione di questa tecnologia attraverso una startup, quindi tutto fa presagire che a breve vedremo le prime applicazioni pratiche della nuova tecnologia che, ribadiamo, ha anche il vantaggio del basso costo assoluto di produzione.
Crediti immagine: cortesia Capasso Lab/Havard SEAS